CATANIA –   La programmazione della stagione teatrale del “Brancati”, prosegue con il prossimo appuntamento per gli spettatori catanesi che è “La bisbetica domata”, la celebre commedia di William Shakespeare che vede nel ruolo protagonistico Guia Jelo accompagnata in scena da Filippo Brazzaventre, Agostino Zumbo, Giuseppe Bisicchia, Fabio Costanzo, Angelo D’Agosta, Lucia Fossi, Massimo Giustolisi, Monia Manzo, Raniela Ragonese, Giovanni Rizzuti. Con la regia di Turi Giordano, lo spettacolo sarà ripreso dal 14 gennaio al 17 gennaio.

Gli altri lavori in programma saranno “Piccolo Grande Varietà” di Marot’s dal 2 Gennaio, riproposto in una nuova edizione, per la regia di Mario Sangani, in cui Tuccio Musumeci racconta un “genere”. Con Edoardo Guarnera, Cosetta Gigli e con il Maestro Nino Lombardo e la sua orchestra. Scene di Carmelo Miano e coreografie di Carmelita Mazza. Dal 4 Febbraio ancora spazio alla commedia in due atti “Farfalla… Farfalla…” del versatile e prolifico commediografo Aldo Nicolaj. Un capolavoro che racchiude in sé un profondo studio dell’animo umano, banco di prova e cavallo di battaglia delle attrici artisticamente più mature. Con Alessandra Cacialli, Debora Bernardi e la regia di Romano Bernardi. Il mese di Marzo è dedicato principalmente a Luigi Pirandello. Si inizia con l’ audace “Pensaci, Giacomino”, la prima commedia scritta agli inizi del 1916 appositamente per Angelo Musco. La regia di Giuseppe Romani con Tuccio Musumeci, Miko Magistro, scene e costumi di Dora Argento, a partire dal 3 Marzo; la seconda opera è “Quattro buffe storie” di Luigi Pirandello e Anton Cechov: la reinterpretazione di opere di due autori molto differenti, ma accomunati dall’essere, ognuno a modo suo, grandi poeti dell’animo umano. Con Glauco Mauri, che firma anche la regia, Roberto Sturno, Mauro Mandolini, Laura Garofoli, Amedeo D’Amico, Lorenzo Lazzarini e Pablo Benvenuto Vezzoso, dal 31 Marzo. Un ambizioso progetto, che andrà avanti per il prossimo triennio e che il “Brancati” dedica a Pirandello.  Il 7 Aprile sarà la volta di “Donnacce” dell’acclamato autore contemporaneo Gianni Clementi, ospite di rilievo ogni anno al “Brancati” e che vedrà in scena Alessandra Costanzo, Paola Tiziana Cruciani e Pietro Bontempo nell’esilarante, divertente e commovente pièce che racconta le vicende di due signore ormai grandi che per tutta la vita si sono dedicate al “benessere” degli uomini. La regia è di Ennio Coltorti. A fine Aprile ci sarà una ripresa di “Pipino il breve”, la fortunatissima e acclamatissima commedia di Tony Cucchiara che dopo le repliche alla fine della scorsa stagione e all’inizio di questa fuori abbonamento, tornerà a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Brancati con il protagonista di sempre: Tuccio Musumeci. Chiuderà la stagione, a Maggio, la versione musicale di “Annata Ricca”, classico di Nino Martoglio. Proposto con le musiche di Matteo Musumeci e, in scena ancora una volta, la coppia affiatata ed applauditissima formata da Tuccio Musumeci e Miko Magistro. Regia di Giuseppe Romani e coreografie di Silvana Lo Giudice.

Per quanto riguarda il Piccolo Teatro della Città, dopo l’inaugurazione della stagione teatrale 2015-2016 lo scorso 14 Novembre con “Alla fine del tempo dell’ulivo”, opera liberamente ispirata a Cechov di Piero Sammataro e diretta da Saro Minardi.  La programmazione al Piccolo Teatro della Città è proseguita con “La nave delle spose”, un viaggio dentro l’anima della donna, con Lucia Sardo, la Compagnia Città Teatro Danza e le coreografie di Silvana Lo Giudice.  Il 29 Gennaio sarà la volta di “La vita che mi diedi”, spettacolo tratto dalla novella di Pirandello e che rappresenta un percorso unico all’interno della produzione novellistica dell’autore agrigentino. Il regista Turi Giordano dirige un cast tutto siciliano, tanto nella parte più propriamente drammaturgica, quanto in quella musicale, composto da artisti affermati in campo nazionale, quali sono Francesco Foti ed Emanuela Muni, affiancati da Davide Sbrogiò, Raffaella Bella, Eleonora Sicurella. A Febbraio spazio allo spettacolo ideato e diretto da Nicola Alberto Orofino, per raccontare la famiglia italiana in 7 puntate. Il primo appuntamento sarà “Family day: Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò”, con Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Egle Doria, Alice Ferlito e Rita Salonia. Scene e costumi di Vincenzo La Mendola.  A partire dal 4 Marzo si esibirà al Piccolo Teatro della Città la Compagnia Gruppo Iarba con ”!Cucì…Cucì!” opera del drammaturgo, regista e attore Nino Romeo che ha ottenuto il premio Fava 1993. Un universo sommerso e sconosciuto ai più, col buio prende vita in una piazza di Messina. Le vicende notturne di un travestito e di una giovane prostituta tra sogni infranti, ripicche e solidarietà costituiscono la trama principale di “Lei e Lei” di, con e regia Giampiero Cicciò e con Federica Cola, scene e costumi di Francesca Cannavò. Produzione Teatro di Messina, dal 15 Aprile. Concluderà la stagione teatrale, a Maggio, “Così è se vi pare”, commedia pirandelliana messa in scena con interventi innovativi, grazie in particolare alla presenza di un corpo di ballo. Con la regia di Gianni Salvo, lo spettacolo avrà in scena Alessandra Cacialli, Agostino Zumbo e la Compagnia Città Teatro Danza, diretta da Gianni Salvo, con le coreografie di Silvana Lo Giudice.

Le novità al Piccolo Teatro della Città non finiscono qui, infatti è prevista anche una stagione teatrale riservata interamente ai ragazzi. Ad aprire la stagione, il 29 Novembre, la favola musicale “Hansel e Gretel” di Domenico Carboni dai fratelli Grimm. Il tema principale della favola è quello della fame e della disperazione di essere digiuni: infatti in essa si racconta di genitori ridotti appunto alla fame, che pensano di liberarsi dei due figlioli, due voraci bocche da sfamare, con cui avrebbero dovuto dividere le ultime briciole del loro pane. I due genitori abbandonano dunque i due poveri figlioli nel bosco, dove vengono irretiti da una strega che li fa prigionieri. Regia di Gianni Salvo, con Federica Bisegna, Nicola Alberto Orofino, Carmen Panarello, Anna Passanisi. Il 13 Dicembre, “La bella addormentata”, di Domenico Carboni, da Charles Perrault. Come molte fiabe tradizionali, “La bella addormentata” esiste in numerose varianti; gli elementi essenziali della trama sono talmente diffusi da potersi considerare un tema ricorrente del mondo favolistico. Regia di Gianni Salvo. Dal 24 Gennaio sarà la volta di “Pippi Calzelunghe”, una bambina che vive in una grande villa, Villa Villacolle, con l’unica compagnia di un cavallo chiamato Zietto e una scimmietta di nome Signor Nilsson. Fanno amicizia con lei due fratelli, Tommy e Annika, con i quali Pippi condivide molte avventure. Di Astrid Lindgren, drammaturgia di Domenico Carboni. Dal 28 febbraio spazio allo spettacolo tratto dalla fiaba dei fratelli Grimm, “Il principe ranocchio” di Domenico Carboni. L’incantesimo potrà svanire se il ranocchio riuscirà a farsi baciare da una fanciulla e solo allora potrà tornare ad essere come prima.  In “Regina in Berlina”, l’attore e scrittore Sergio Tofano immagina che Cenerentola, diventata regina, trascuri i suoi doveri regali per continuare a stare in cucina a preparare torte e manicaretti, con grande disperazione del Re, suo marito, vorrebbe che Cenerentola si comportasse in maniera più regale, e grande gioia delle sorellastre che sempre invidiose di lei, riescono a farla allontanare dal palazzo. L’arrivo di un ambasciatore innesca poi tutta una serie di situazioni divertenti, con la cacciata di Cenerentola dalla corte, il suo incontro con un Orco… vegetariano e una conclusione lieta, come in tutte le favole. In scena dal 20 Marzo per la regia di Massimo Leggio. Ultimo spettacolo per questa rassegna teatrale dedicata ai ragazzi è dal 10 Aprile “C’era due volte il Barone Lamberto” di Gianni Rodari. In mezzo alle montagne c’è il lago d’Orta. In mezzo al lago c’è l’isola di San Giulio. Sull’isola c’è la villa del barone Lamberto, un signore molto vecchio, molto ricco, sempre malato. Le sue malattie sono ventiquattro, e solo il fedele maggiordomo Anselmo è in grado di ricordarsele tutte… Ma ecco che intanto piombano sull’isola il perfido nipote Ottavio, che mira ad impadronirsi dell’eredità, e una gang di banditi decisi a rapire il barone e a chiedere un riscatto enorme. Regia di Davide Migliorisi.

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