CATANIA – Monologo intenso, spensierato e leggero in alcuni momenti ed invece duro e di grande impatto in altri, quello presentato alla Sala Magma di Catania da Terre forti – Soffio di luna srls. Si tratta di “Antonina: il colore della verità” di Gaetano Sanfilippo, due atti agili ed incentrati sulla figura di Antonina, la giovane figlia del noto boss mafioso Giovanni Brusca, divenuto poi collaboratore di giustizia. Antonina è una giovane coraggiosa che sceglie la legalità, tirandosi fuori dalle logiche mafiose dell’ambiente familiare e sociale di appartenenza, divenendo così simbolo di una Sicilia che vuole liberarsi dalle ignominiose etichette degli ultimi decenni rifondando la propria dignità sulla sua millenaria identità culturale.

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A ritrarre efficacemente il personaggio di Antonina, la figlia del feroce boss, con la giusta dose di leggerezza e di grande coinvolgimento, è la giovane attrice catanese Letizia Tatiana Di Mauro che nella prima parte del monologo, in modo lieve e brillante, dialoga col pubblico in sala sulle contraddizioni siciliane, racconta barzellette e non svela mai la sua provenienza. Il secondo atto della pièce, invece, entra in modo più netto e doloroso nella vicenda e nell’identità della giovane Antonina, figlia dello spietato Giovanni Brusca, autore dell’efferato e barbaro omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, il ragazzino strangolato e poi sciolto nell’acido.
Antonina nella seconda parte del monologo, aiutata dalle immagini di autori come Giovanni Verga, del Nobel Salvatore Quasimodo e del Padrino, continua a parlare della Sicilia e dei siciliani, su chi ha dato e da lustro all’Isola e chi invece l’ha infangata e disonorata con comportamenti ed atti che non potranno mai essere dimenticati o perdonati, così come l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, un bambino innocente ucciso dai cosiddetti “uomini d’onore” solo per colpire e punire il padre.

Antonina rivela quindi la sua identità, lanciandosi in una toccante invettiva contro la mafia, divenendo così una eroina dei nostri tempi, una donna coraggiosa e libera dai condizionamenti mafiosi e dalle atrocità.
Grande trasporto e rabbia da parte dell’interprete nel raccontare il rapporto che Antonina crea idealmente, aiutata da piccoli palloncini bianchi, con il piccolo ragazzino barbaramente assassinato dal padre.
Testo quello di Gaetano Sanfilippo, estremamente lineare, ricco di tanti spunti di interesse e che coinvolge il pubblico sia per la sentita ed efficace interpretazione dell’applaudita Letizia Tatiana Di Mauro che per i tanti fatti storici che riporta in mente, facendo riflettere su cosa è stata capace di fare negli anni l’organizzazione mafiosa in Sicilia, soffocando l’economia isolana e rubando la vita, la speranza a tanti siciliani onesti, laboriosi e alla ricerca di un futuro migliore.

Maurizio Giordano

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