CATANIA – Il Teatro della Città sta proponendo al “Brancati” di Catania, come secondo appuntamento del cartellone 2015-2016 diretto da Tuccio Musumeci, la divertente pièce, in due scorrevoli atti, “La bisbetica domata” di William Shakespeare con protagonista l’esilarante e scatenata Guia Jelo. Il regista Turi Giordano propone una versione in siciliano, che comunque rispecchia il testo originale del Bardo che risale al 1594 proponendo all’attento pubblico del “Brancati” una edizione ricca di frizzi e lazzi, di equivoci e situazioni divertenti.
Con l’intendimento che il teatro è divertimento e gioco, il regista, grazie ad un cast affiatato, pur mantenendo l’intelaiatura del testo scespiriano attraverso l’uso del siciliano e l’abilità degli attori in scena, confeziona due atti altamente comici, affrontando il tema del matrimonio di convenienza, delle aspettative amorose e del carattere indomabile di una attempata bisbetica, analizzando così, in un contesto giocoso e brillante, la psicologia femminile.

Con l’impianto scenografico ed i costumi di Giovanna Giorgianni la pièce, partendo dal “disegno” scespiriano, racconta in modo sempre leggero e divertente la storia, il carattere focoso della bisbetica Caterina che viene poi domata dal caparbio Petruccio alla ricerca di un matrimonio di convenienza, mentre in parallelo, tra servi e pretendenti, si dipana la storia d’amore, corrisposto, tra Lucenzio e Bianca, sorella più piccola, bella, educata e ricca di pretendenti, di Caterina. Alla fine tutto si risolve per il meglio, ma le storie amorose tra la focosa e sincera Caterina e l’interessato Petruccio e tra Bianca e Lucenzio non fanno altro che far riflettere lo spettatore sulle tante sfumature dell’amore e delle unioni che non sempre sono all’insegna di un sincero sentimento, ma nascondono a volte biechi interessi.
Ribadiamo che l’edizione in siciliano, proposta in scena dal regista Turi Giordano, è improntata sul più autentico divertimento, sul gioco teatrale, soprattutto nei gesti e nel linguaggio e gli stessi interpreti entrano ed escono dai personaggi regalando gags, battute davvero esilaranti, dall’inizio alla fine.

In scena Agostino Zumbo e Guia Jelo (foto Dino Stornello)

In scena Agostino Zumbo e Guia Jelo (foto Dino Stornello)

Protagonista assoluta del lavoro è la bisbetica del titolo scespiriano, la travolgente e padrona della scena Guia Jelo nei panni di una Caterina focosa, orgogliosa e desiderosa d’amore e che nel finale si lascia andare ad un assolo in cui emerge l’importanza del ruolo della donna e la bravura dell’attrice.
Ben delineati poi tutti gli altri personaggi: Battista (il papà di Caterina) è un disinvolto e sempre all’altezza Agostino Zumbo, l’interessato Petruccio è reso con notevole credibilità da Filippo Brazzaventre, mentre regalano leggerezza tutti gli altri variopinti personaggi (Bianca, la sorella più piccola di Caterina, il suo innamorato, gli altri spasimanti, i servi) resi con simpatia ed abilità da Lucia Fossi, Giuseppe Bisicchia, Fabio Costanzo, Angelo D’Agosta, , Massimo Giustolisi, Monia Manzo, Raniela Ragonese, Giovanni Rizzuti. Pubblico generoso di applausi durante ed alla fine dello spettacolo che, all’insegna del Barbo e della sua filosofia, regala una serata scacciapensieri, facendo pensare, tra una risata e l’altra, a temi sempre attuali come le relazioni amorose ed il mero interesse, il vero sentimento e la furbizia per arrivare allo scopo.  Lo spettacolo verrà replicato al Teatro Brancati dal 14 gennaio al 17 gennaio.
Maurizio Giordano

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