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Nel corso dei lavori di restauro conservativo, eseguiti da Sectilia Spazio Arte S.R.L., sono venuti alla luce nelle lunette della cappella vicina all’ambone due affreschi con episodi della vita di San Corrado Confalonieri.

Cappella San CorradoIl Dott. Andrea De Marchi della Soprintendenza di Roma ritiene che risalgono alla prima metà del Seicento.

San Corrado è Compatrono della Diocesi di Noto e Patrono della città. Sabato 13 febbraio 2016  il Vescovo Mons. Antonio Staglianò assieme al Sindaco della Città, alla presenza del Cardinale Titolare Paolo Romeo e del Dott. Andrea De Marchi dedicherà la cappella a San Corrado e benedirà una pala raffigurante San Corrado mentre implora la protezione della Madonna, dono della Città di Noto all’Arciconfraternita. Autore è Franco Coppa. L’artista si è ispirato alla celebre opera di Sebastiano Conca.

Il programma della cerimonia del 13 febbraio 2016 ore 16.30 si aprirà con l’accoglienza delle Autorità e dei Pellegrini provenienti da Noto in occasione delle celebrazioni del V Centenario della Beatificazione di San Corrado, dei Netini di Roma e delle Associazioni dei Siciliani. Seguirà il Rito di benedizione del quadro di San Corrado e la consegna della Reliquia e del quadro all’Arciconfraternita. Alle 17,30 Solenne Celebrazione Eucaristica.

ARCICONFRATERNITA SANTA MARIA ODIGITRIA DEI SICILIANIImmagine affresco S M Odigitria

L’Arciconfraternita Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma, voluta da Matteo Catalano, sacerdote siciliano di Palazzolo Acreide, fu eretta il 5 febbraio 1594 da Papa Clemente VIII col Breve Apostolico “Pastoris Aeterni”,  al fine di assicurare ai pellegrini siciliani una chiesa, un ospizio e un ospedale. E’ dedicata alla Madonna Odigitria, detta Madonna di Costantinopoli. Anche la chiesa e la via presero il nome di Costantinopoli, oggi Via del Tritone. L’icona che attualmente si venera sull’altare è dono del Patriarca Ortodosso di Costantinopoli Demetrio. Per Statuto una particolare relazione lega i Confratelli alla Chiesa Ortodossa di Costantinopoli.

Immagine affresco S M Odigitria1Ebbe privilegi papali e prebende dai governanti del Parlamento Generale di Sicilia. Papa Paolo V Borghese concesse alla Confraternita il privilegio di liberare un condannato (anche dalla pena capitale) in occasione della festa della Madonna Odigitria.

Alla fine del ‘700 dopo una battaglia vinta dai romani contro i francesi nella chiesa di S. Maria Odigitria si cantò il Te Deum di ringraziamento.  L’entusiasmo non durò a lungo perché, persa la guerra, il tempio e i beni della Nazione Sicilia furono saccheggiati e distrutti. Nel tempo si ricostruì la chiesa e si acquistarono proprietà.

Sin dalle origini l’Arciconfraternita S. Maria Odigitria si è distinta per il Culto la Carità e la Cultura.

Culto divino, mariano, devozione alle sante siciliane Agata, Lucia, Rosalia, e recentemente anche i beati Giuseppe Puglisi e Pina Suriano.

Carità nei casi di siciliani in necessità ed elargizioni sotto forma di borse di studio a laici ed ecclesiastici siciliani iscritti alle Pontificie Università (una quarantina).

Cultura prevalentemente col Centro Studi A. M. Travia per lo studio della storia e della cultura di Sicilia, istituito con una convenzione con la Facoltà Teologica di Sicilia, la quale, con finanziamenti dell’Arciconfraternita, gestisce la Cattedra di “Storia del Cristianesimo” che cura due collane: “Storia e Cultura di Sicilia e L’arte cristiana di Sicilia “Rosario La Duca”. Ad oggi sono stati stampati oltre 40 volumi; particolarmente impegnativa la pubblicazione del Dizionario Enciclopedico dei Pansatori e dei Teologi di Sicilia dei sec. XIX-XX, sei volumi, 3400 pagine, 1000 autori. Inoltre convegni, presentazioni di libri, concerti, visite culturali.

L’Arciconfraternita cura la formazione con ritiri spirituali e incontri formativi. E’ vicina ai confratelli ammalati o incapaci di uscire. In caso di lutto non solo è presente per il conforto ai familiari e il suffragio per i defunti ma con due sepolcreti al cimitero Verano di Roma.

S. M. Odigitria a Roma

S. M. Odigitria a Roma

Anima dell’Arciconfraternita sono le Sorelle Francescane del Vangelo le quali curano le attività formative e liturgiche, l’evangelizzazione, la segreteria.

Illustri personalità sono iscritte all’Arciconfraternita: in tempi remoti, Alessandro Scarlatti, il beato Card. Benedetto Giuseppe Dusmet, Isidoro Carini, il Card. Mariano Rampolla del Tindaro e in tempi recenti, don Luigi Sturzo, Gaspare Ambrosini, Giuseppe Alessi, Giuseppe Parlato, Umberto Cappuzzo, Marinella Mattarella.

“Nell’agitato contesto della vita quotidiana della Capitale, la chiesa di Santa Maria Odigitria è un punto di incontro sicuro ed accogliente, una piccola oasi dello spirito protetta e guidata dalla pia immagine della Vergine Odigitria, patrona ecumenica dei cercatori di Dio sparsi sulle strade del mondo contemporaneo” (Giuseppe Croce – L’Arciconfraternita di S. Maria Odigitria dei Siciliani in Roma- Istituto Nazionale di Studi Romani).

Cardinale Titolare è S.E.R: Paolo Romeo

Primicerio Mons. Giuseppe Mario Blanda

Priore Dott. Andrea Iudica

Priora Prof. Carmelina Chiara Canta Rizza

1 commento

  1. Congratulazioni vivissime per il bello ed interessante articolo volto a far conoscere la storia della nostra Arciconfraternita, poco conosciuta anche da siciliani qui residenti.
    Cordiali saluti.

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