Catania News

Forse una perdita nelle tubature ma, più probabilmente, una falda acquifera sotterranea sta provocando disagi a non finire alle palazzine di via Vigo, via Gaetano di Giovanni e Largo Guastella nel quartiere di Monte Po. Raccogliendo le tante segnalazioni dei residenti preoccupati il consigliere comunale del gruppo “Grande Catania” Maurizio Mirenda, ha incontrato stamattina il direttore ed i tecnici dello Iacp di Catania, l’ente proprietario di tantissimi appartamenti che ricadono nel quartiere.

“Voglio ringraziare il personale – sottolinea  il consigliere Mirenda – perché si è dimostrato disponibile da subito, ascoltando le esigenze del territorio. A loro ho mostrato le fondamenta di tanti immobili che, attualmente, si trovano sotto metri di acqua. Un continuo allagamento che, per ora, esclude la presenza di liquami fognari, ma che va preso in grande considerazione perché danneggia i piloni in cemento armato su cui poggiano decine di appartamenti. Molti imputano questa situazione ad una falda acquifera sotterranea. Tanti immobili di Monte Po, che appartengono allo Iacp, sono vecchi di quasi mezzo secolo e sono stati costruiti senza tenere conto della conformazione morfologica e geologica di questo territorio. Oggi molte famiglie pagano questa situazione. Un problema aggravato anche dalla necessità di rifare le facciate di alcuni palazzi. Balconi per ora messi in sicurezza con la rete verde protettiva. Una soluzione che nessuno può considerare definitiva”.

Acqua nelle fondamenta dei palazzi

Acqua nelle fondamenta dei palazzi

“Da qui l’incontro di stamattina – conclude il consigliere  comunale – con i dirigenti dello Iacp perché concordare con loro, nel pieno rispetto delle aree di competenza tra l’istituto autonomo case popolari ed i proprietari di alcuni appartamenti indicati, un piano di lavoro immediato che serva a risolvere definitivamente problematiche che durano da troppo tempo e che rendono tanti edifici di Monte Po invivibili oltre che insicuri e carenti in termini strutturali e manutentivi”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post