Catania News

Stamattina 4 Marzo alle ore 11, l’ex dipendente di Sigonella con la mansione di vetrinista Carmelo Cocuzza, licenziato ingiustamente 16 anni fa e in attesa di reintegro e risarcimento, si presenterà nella sede di Sigonella NAS I Strada Statale 192, affiancato dal suo legale, l’avvocato Concetta La Delfa e al seguito dell’ufficiale giudiziario e dei Carabinieri, per effettuare un pignoramento risarcitorio; si tratta di una cifra considerevole che dovrà essere saldata dagli USA.

Cocuzza è già al secondo tentativo. Il primo, risalente allo scorso 12 febbraio, è stato interrotto solo perché il comandante di Sigonella si era impegnato per iscritto davanti ad un colonello dell’aeronautica militare italiana, ai carabinieri e all’ufficiale giudiziario, a risolvere il problema in tempi rapidi. Ai militari era stata accordata dunque una ulteriore possibilità di dialogo, che purtroppo ad oggi non è stata recepita nei fatti. Al momento, nonostante i legali delle due parti si siano confrontati e nonostante i vertici della Base siano stati ampiamente informati che per la data di domani Carmelo Cocuzza tornerà a riscuotere quel che gli spetta come risarcimento economico per ordine della giustizia italiana (sentenza definitiva di Cassazione), non si registra alcuna novità da parte degli USA.

Una vicenda complessa
Secondo la segretaria generale della Filcams di Catania, Margherita Patti e il segretario generale della Cgil, Giacomo Rota, “è in gioco il rispetto della giustizia italiana che ha deciso che un lavoratore nostro connazionale venga risarcito e anche reintegrato nel posto di lavoro. Ma è anche in gioco il rispetto delle leggi italiane e dei diritti di una persona che oggi, a 50 anni, deve ancora fare i conti con spiacevoli ritardi e incomprensioni. Siamo solidali con Cocuzza e rimarremo al suo fianco, come abbiamo sempre fatto. Ci auguriamo che domani non si ripetano episodi che amareggiano chi crede nella democrazia, e ancor meno, che si tramutino addirittura in azioni spiacevoli”.

La FILCAMS CGIL e i suoi iscritti -sottolineano in particolare Margherita Patti e Peppe Grillo, in rappresentanza della Federazione Italiana Lavoratori Commercio, Turismo e Servizi del sindacato- proseguono intanto la battaglia per la libertà di scelta sindacale, delle lavoratrici e i lavoratori delle Basi USA e NATO a cui non viene riconosciuto il diritto costituzionale perché il contratto collettivo di lavoro (articolo 2 comma 1) nega il diritto alla iscrizione alla FILCAMS CGIL ed impedisce al sindacato di trattare con il datore di lavoro.

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