Cultura

“Nel mondo di oggi ci sono insoddisfatte esigenze estetiche. La poesia può soddisfare questa esigenza […] È un bisogno sociale, che incita i giovani, in particolare, di tornare alle proprie radici, e un mezzo con cui possono guardare in se stessi in un momento in cui il mondo esterno li attira irresistibilmente lontano da se stessi […] Questo cambiamento nella società verso il riconoscimento dei valori ancestrali rappresenta anche un ritorno alla tradizione orale e l’accettazione della parola come strumento di socializzazione e strutturazione dell’individuo […] C’è ancora una tendenza nei media e nell’opinione pubblica a rifiutare di prendere il poeta sul serio. È necessario intervenire per liberare noi stessi al fine di rendere questa immagine una cosa del passato e di dare alla poesia il suo giusto posto nella società”.

Recitava così, nel 1999, L’UNESCO nella proclamazione del 21 marzo quale “Giornata Mondiale della Poesia”. Diciassette anni dopo, il quadro appare invariato, con le medesime necessità, urgenze, priorità comunicative, sociali, culturali.

E per fare fronte a queste che da molti anni il collettivo “Bottega della Poesia – Leggiautori” agisce al fine di promuovere, con eventi e pubblicazioni, questa antichissima forma d’arte. Appuntamento fisso, quindi, non può che essere il 21 marzo, con la tredicesima celebrazione etnea della Giornata Mondiale della Poesia che quest’anno, dopo una delle rare “trasferte” come quella del 2015, torna nella propria “casa”: la Sala Magma di via Adua 3 a Catania.

E se l’UNESCO pose l’accento sull’oralità, sarà, come sempre, la formula del “free reading” quella che caratterizzerà la serata di oggi, lunedì 21 marzo dalle 19. Si potrà intervenire leggendo i propri componimenti ed ascoltando quelli degli altri, con ingresso libero.

Il coordinamento è sempre affidato al poeta e paroliere catanese Orazio Indelicato: artista molto acclamato ed apprezzato nonostante il proprio tenace understatement, è stato testimone e coprotagonista delle più importanti lotte culturali e sociopolitiche degli ultimi decenni, fra la natìa Sicilia, la Milano che lo accolse lungamente, e le molte terre raggiunte nelle sue perduranti peregrinazioni.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post