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In uscita giovedì 14 aprile nelle sale cinematografiche italiane la commedia “Nemiche per la pelle” diretta dal regista Luca Lucini con protagoniste Margherita Buy e Claudia Gerini, con Giampaolo Morelli basato su un soggetto scritto a sei mani dalla stessa Buy insieme a Doriana Leondeff e Francesca Manieri. Una produzione Bianca con Rai Cinema.

Che succederebbe se due nemiche giurate, due donne opposte per temperamento e stile di vita si ritrovassero a condividere la più incredibile delle eredità: il figlio del loro ex-marito avuto per giunta non si sa né dove né quando?

Lucia e Fabiola si conoscono da anni, da anni e per anni si sono contese l’amore e l’affetto di Paolo ex marito di Lucia e attuale marito di Fabiola: La morte del malcapitato e suddetto Paolo sembra segnare l’ultimo momento che saranno costrette a condividere, ma Paolo che con loro due di figli non ne aveva mai voluti, forse colto da un sentore di quanto sarebbe potuto accadergli, ha lasciato al suo amico e avvocato Stefano, nonché gestore delle finanze di Fabiola, una lettera in cui invita le due donne a prendersi cura congiuntamente del bambino, Paolo junior.

Lucia e Fabiola, ambedue inadeguate alla maternità, animate inizialmente dall’antico astio e da mere questioni ereditarie, iniziano così un viaggio dentro se stesse e dentro questa maternità tardiva e inattesa. Proprio quando il piccolo Paolo comincia a far breccia nei loro cuori, viene loro sottratto. Lucia e Fabiola saranno allora costrette per la prima volta ad unire le forze, passare del tempo insieme e scopriranno, oltre tutte le evidenti differenze, qualcosa che, forse, al fondo le accomuna. Riusciranno queste due improbabili donne, ormai amiche, a ottenere l’affido del piccolo Paolo?

Il trailer del film

Il regista Luca Lucini

“Ho trovato immediatamente, alla prima lettura del copione, una forte empatia per le protagoniste di questa divertente storia. Era un affetto istintivo e sincero, mi sembrava di entrare in sintonia con il loro stato d’animo, le capivo, le volevo aiutare. Analizzando più in profondità il perché, mi sono reso conto che queste due donne raccontavano tanto della nostra società, del rapporto contemporaneo uomo-donna e sopratutto del moderno, e a volte complicato, rapporto con la maternità. L’affetto che provavo per le due donne protagoniste e per le loro difficoltà era inconsciamente l’istinto che ogni uomo ha di protezione per le donne madri o aspiranti madri, sembra una banalità ma questo è sempre stato un motore fondamentale della costruzione della famiglia, della condivisione e della evoluzione dei rapporti di coppia e più ampiamente di tutti i rapporti sociali. La nuova determinazione sociale della donna e il suo ruolo più complesso ed evoluto nella società, ha, in alcuni casi, condizionato il suo istinto naturale più forte, quello di diventare madri, e in alcuni casi questo crea in loro una nuova fragilità. Il diventare madri oggi è una responsabilità apparentemente più complessa rispetto ad un tempo,è una scelta non più obbligata e “dovuta”, influenza spesso la carriera professionale proprio nel periodo più importante.

Inoltre i rapporti (anche se matrimoniali) non sono più così definitivi e indissolubili, e la decisione se e con chi avere un figlio è spesso rimandata o analizzata con molta attenzione. Con il tono della commedia divertente, questo film racconta con originalità questo aspetto sociologico, le due donne hanno inconsciamente nascosto con due atteggiamenti completamente opposti, la loro fragilità, due maschere che davano loro una sicurezza apparente, ma che era comunque orfana di uno degli aspetti che la donna sente istintivamente più importanti: il diventare madri. Nel momento in cui si sentono responsabili di un’altra vita, questo istinto represso diventa forte e prepotente, le cambia, forse le realizza. Credo che il lavoro fatto da Margherita e Claudia su questi due personaggi sia stato veramente eccezionale, oltre alla profondità con cui in pochi tratti sono riuscite a raccontare benissimo alcune fragilità delle donne di oggi, trovo che la loro complementarietà sia davvero magica, dal tono della voce, alla mimica del viso, all’interpretazione del corpo, ogni fotogramma in cui le vedevo recitare insieme per me era un vero godimento, credo che abbiano creato davvero dei momenti di grande commedia, sopratutto assolutamente inedita così al femminile”.

Margherita Buy

“Qualche anno fa mi era venuta in mente questa idea di mettere insieme due personaggi femminili molto diversi, praticamente agli antipodi, che si ritrovano a dover far crescere un bambino che, tra l’altro, non era di nessuna delle due. Partivo dall’idea di quei figli che vengono in qualche modo sballottati ed educati in maniera diversa da due genitori separati. Da questo nasce il film: la storia di due donne a cui arriva in eredità un bambino. Il mio personaggio è Lucia, una donna che aiuta quelle persone che hanno un animale con dei problemi. La sua vacanza ideale è fatta di meditazione, yoga; è una che mangia couscous e che la sera preferisce starsene a casa e vedere un bel film. Il suo look è fatto di camicioni, fibre naturali, tutte cose molto larghe e comode. Gira con auto rigorosamente elettrica! È una che legge: “La vera storia del Tibet”, e i suoi film preferiti sono i documentari sugli animali. Ama le musiche etniche, che provengono da altri paesi . Nella sua vita c’è Gino, il suo cane, che per lei è come un figlio, fino all’improvviso e imprevisto arrivo di Paolino, il bambino più carino del mondo!”

Claudia Gerini

“Nemiche per la pelle” secondo me è una commedia moderna e molto contemporanea. Il mio personaggio, Fabiola, è a capo di un’agenzia immobiliare di lusso. La sua vacanza ideale è su uno yacht di 60 metri a mangiare ostriche, oppure al Four Seasons di New York..! Fabiola è una nel cui armadio non manca mai una pelliccia di visone lunga fino ai piedi. Legge solo Vanity Fair e la sua auto ideale è la Bentley… Il suo film del cuore è COME SPOSARE UN MILIONARIO e il suo idolo è Madonna. All’inizio della storia questa donna viene letteralmente “travolta da un insolito destino”: è chiamata ad occuparsi di qualcun altro che non sia lei stessa… Un bambino, non suo, ma del suo amato marito appena scomparso. Lei, a sua volta, ha avuto un infanzia difficile, quindi è cresciuta senza affetto, ed è diventata una persona arida. Ma piano piano, apre il suo cuore. E si scopre (per necessità) una madre attenta, protettiva e affettuosa”.

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