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Piazza “2 giugno 1946”, uno spazio verde situato lungo il viale Mario Rapisardi all’interno della circoscrizione di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”. Potrebbe essere uno splendido esempio di svago e vivibilità come lo era sempre stato in passato per tutti gli abitanti della zona. Peccato però che in quest’area la manutenzione e gli interventi strutturali non vengono effettuati da troppo tempo. Un luogo da custodire dove degrado ed abbandono si possono vedere ovunque.

“Nel corso del mio sopralluogo – ribadisce Erio Buceti, consigliere della IV municipalità – ho potuto notare che la struttura si trova completamente circondata dalle auto e dall’abusivismo commerciale. La conseguenza è che per gli anziani che frequentano questo piccolo polmone verde diventa molto rischioso attraversare la strada e trovare lo spazio necessario per accedere alla piazza. Qui le aiuole sono praticamente inesistenti e quel poco di verde rimasto si presenta incolto e ricettacolo di rifiuti di ogni genere. In tutti questi mesi frequentatori e commercianti della zona hanno dimostrato grande senso civico adottando l’area e, per quanto possibile, mantenendola pulita. Un lavoro che spetterebbe agli operai comunali che non eseguono da tempo continui e costanti interventi di manutenzione ordinaria. Opere che dovrebbero riguardare anche la sistemazione della pavimentazione, l’eliminazione degli avvallamenti e la sostituzione delle mattonelle danneggiate”.

La fontana

La fontana

“Piazza 2 giugno è un patrimonio del quartiere oltre che il biglietto da visita per chiunque transiti nel viale Rapisardi -conclude Buceti –dove sono presenti tantissime attività commerciali. Una situazione molto simile a quella che si verifica puntualmente in piazza Bonadies. Centri di socializzazione che, soprattutto per gli anziani, rappresentano luoghi ideali dove trascorrere le giornate. Oggi piazza 2 Giugno resta solo una grossa incompiuta dove mancano perfino i bagni chimici. Ecco perché chiedo al sindaco Bianco di avviare un progetto di recupero per tutta la zona. Un processo che comporta la manutenzione costante del verde, l’eliminazione del parcheggio selvaggio intorno alla piazza e la presenza di pattuglie della Polizia municipale per evitare di essere investiti mentre si attraversa la strada”.

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