Catania News

“Considero quanto  accaduto un atto dissennato e vile, ma non ci faremo certo fermare da  chi, in maniera violenta e vigliacca, vuol deturpare il nome di Candido e  quello della città di Catania”. Lo ha detto il sindaco di Catania  Enzo Bianco commentando il nuovo sfregio compiuto da ignoti sul murale che raffigura il giornalista Candido Cannavò sulla piazza a lui stesso  dedicata.
“Come già fatto la prima volta – ha aggiunto Bianco –  provvederemo all’immediato restauro di quest’opera che va acquistando  per tutta la cittadinanza un significato simbolico sempre maggiore”.

Era  stato proprio il murale a far esclamare alla moglie di Cannavò, Franca  Roberto, durante la cerimonia di inaugurazione della piazza, il 3 marzo  del 2015, “Candido è qui con noi”. Cannavò, scomparso nel 2009 a 79  anni, dopo aver lavorato per decenni a “La Sicilia”, diresse per un  ventennio la “Gazzetta dello sport”. Durante l’inaugurazione della  piazza l’attuale direttore della “rosea”, Andrea Monti aveva ringraziato  l’autore, Andrea Marusic dell’Accademia di Belle Arti di Catania,  affermando “Per noi Candido Cannavò è il sorriso del murale di Andrea”.
Un  intervento di ripulitura era stato compiuto dallo stesso Marusic il 28  agosto del 2015 dopo che il dipinto era stato imbrattato da sconosciuti  nei giorni intorno a Ferragosto. In quell’occasione si imputò il gesto a  “tifosi” del Catania decisi a vendicarsi perché, nel 1993, quando la  società rossazzurra fu radiata, Cannavò si era schierato per la  legalità.

“In Candido Cannavò – ha detto Bianco – che ho recentemente  citato in un breve testo di presentazione della mostra ‘Museo della  Follia’ ricordando il suo impegno sociale, si è voluto ancora una volta  colpire un simbolo della Catania che si batte contro le illegalità. Ho  già parlato con il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania  Virgilio Piccari per avviare il restauro del murale e chiediamo ai  cittadini di essere sentinelle di civiltà segnalando sempre questi  episodi di vandalismo. La piazza Cannavò, posta in uno dei luoghi più  belli della città, è rinata dopo l’intitolazione al grande giornalista  catanese, con migliaia di famiglie, bambini, giovani che in questi mesi  hanno ripreso a frequentarla. La rigenerazione urbana è prima di tutto  rigenerazione delle coscienze e su questo dobbiamo lavorare”.

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