Teatro

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino “rivivranno” giovedì 21 aprile alle ore 21.00, allo Spazio Naselli di Comiso. “Novantadue. Falcone e Borsellino, 20 anni dopo” è il titolo dello spettacolo, scritto dal giornalista e scrittore catanese Claudio Fava, che sarà proposto al teatro comisano con la regia di Marcello Cotugno. I due giudici, non più ingessati nel ricordo, ma di nuovo tra noi in un tempo presente, ripenseranno alle cose accadute, ascolteranno le vite degli altri, osserveranno questi vent’anni di cose torbide, di frasi lasciate a metà, di trattative e di baratti. E intanto metteranno in scena la loro allegria e la loro agonia, la voglia di vivere e l’attesa della fine. Con loro, sul palcoscenico, non ci sarà un boss di Cosa Nostra, ma dapprima un mafioso qualsiasi, uno di quelli che erano chiamati a obbedire e a tacere. Racconterà della strage di Capaci come parlasse di una festa, coi diciotto uomini in rappresentanza delle famiglie di mafia della città. Ci sarà poi un giudice, il consigliere istruttore, un collega di Falcone e Borsellino. Uno di quelli chiamati a mettersi di traverso, in nome di un sentimento opaco e prudente della giustizia, segno di uno Stato malato, di una nazione civile che ha perduto se stessa. Questo e tanto altro sarà “Novantadue”, per scoprire che in fondo non sono più Falcone né Borsellino l’architrave di questo racconto teatrale. Anche loro sono solo un pretesto per misurarci con il vero oggetto del conflitto, che è la verità. O meglio, le molte idee di verità. Da una parte la verità nuda, assoluta, senza aggettivi; dall’altra una verità ufficiale, parziale, obbediente. Quale delle due prevarrà alla fine? A deciderlo sarà lo spettatore.

Sul palco tre bravi attori italiani: Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo. Sullo sfondo, una scena nuda, al centro una sola scrivania. Lo spettacolo è prodotto da BAM Teatro. Per info e prenotazioni 3381266355.

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