Cinema

In uscita nelle sale italiane la nuova commedia della regista francese, Alexandra Leclere, “BENVENUTI …ma non troppo”, capace di riscuotere i consensi unanimi della critica con ottime recensioni: “Una commedia francese divertente e dalle tematiche profondamente attuali che unisce risate, momenti di riflessione e un cast brillante (taxidrivers.it), “Se amate il cinema d’Oltralpe, apprezzate il tocco della regia femminile e vi piacciono le commedie dissacranti per ridere di temi scomodi Benvenuti …ma non troppo fa sicuramente al caso vostro” (pianetadonna.it)

Protagonisti: Karin Viard, Didier Bourdon, Valérie Bonneton, Michel Vuillermoz, Josiane Balasko e Patrick Chesnais.

Parte degli incassi del film sarà devoluta dal distributore Officine UBU alla Croce Rossa Italiana come contributo all’attività di assistenza ai senza tetto.

In Sicilia il film è in programmazione dal 28 aprile nelle seguenti sale:
CATANIA
ARISTON
PALERMO
ARLECCHINO
MESSINA
LUX
MAZARA DEL VALLO
RIVOLI

A causa di un inverno particolarmente rigido, il governo francese indice misure speciali che obbligano i cittadini proprietari di appartamenti con stanze libere ad accogliere le persone più disagiate che non possono permettersi un alloggio. Un vento di panico si scatena in tutta la Francia, soprattutto al civico 86 di rue du Cherche Midi, dove sorge un lussuoso palazzo dell’area più esclusiva del centro parigino. Qui abitano la famiglia Dubreuil (Karin Viard e Didier Bourdon), d’estrazione borghese e conservatrice, e i coniugi Bretzel (Valérie Bonneton e Michel Vuillermoz), intellettuali e radical chic. La monotonia del condominio verrà messa a soqquadro da questa coabitazione forzata, e nel confronto con i nuovi arrivati gli inquilini benestanti scopriranno la loro vera indole.

Il trailer del film

La regista Alexandra Leclere: “L’idea mi è venuta sette anni fa, con sempre la stessa idea che attraversa i miei film: quella di un piccolo impegno imposto ai personaggi. L’obbligo alla solidarietà. Avevo scritto una primo soggetto di una decina di pagine, che ho sottoposto a un produttore ricevendo come risposta: “Lascia perdere, nessuno ci crederà mai, è impossibile che sia prodotta una cosa del genere!” Quindi ho abbandonato questo progetto per qualche anno, il tempo che ho usato per realizzare un altro film “Maman”, convincendomi del fatto che non era la pellicola per me… E perché questo? Per due ragioni. La prima era la reticenza che sentivo intorno a me quando ne parlavo. La seconda, perché c’erano tanti personaggi in questa storia, io che amo tanto le opere che si svolgono in un unico spazio, e perché mi allontanavo dei miei soggetti preferiti, cioè la famiglia e la coppia. Ma dopo “Maman”, avevo voglia di tornare alla commedia e siccome sono testarda e credevo nella mia storia, mi ci sono buttata. Ho scritto tutto da sola, senza accordi, e ho fatto leggere a Philippe Godeau chi mi ha detto di sì”.

 

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