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Giunge al termine la stagione teatrale 2015/2016 della Sala Magma di Via Adua 3 a Catania e lo fa con un testo inedito di Eleonora Guzzetta: “La Borghese – Una storia antica”. Da sabato 14 maggio alle 21, con repliche domenica 15 alle 18.30, sabato 21 alle 21 e domenica 22 alle 18.30, ecco una prima assoluta, diretta da Alfio Guzzetta, attore e regista librinese che con la non profit “Terre forti” propone questo spettacolo.

L’operazione culturale nasce dal fabliau francese “La borjoise d’Orléans”: la trasposizione teatrale restituisce, dall’originario componimento medievale in versi, un testo gustoso e divertente, ma non privo di spunti di riflessione. La vicenda, infatti, è stata attualizzata sia nei tempi che, in parte, nella forma: erano i fabliaux dei “favolelli” non privi di sconcezze e di intenti provocatori. Mentre qui invece a prevalere è il ruolo della donna, con una non implicita critica alle convenzioni sociali, lungo una linea già anni addietro tratteggiata da Terre forti in un’altra produzione: “Belisa”, su testi e musiche di Federico Garcìa Lorca.

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

Ad interpretare Silvina (la “Borghese”) ritroviamo Letizia Tatiana Di Mauro, attrice catanese, artista completa e multidisciplinare, attiva nel sociale e nel teatro di integrazione ed impegnata in laboratori e collaborazioni con l’Università di Catania, da alcuni anni fa stabilmente parte della compagnìa di Terre forti.

La affiancherà, nelle vesti del marito usuraio, un altro popolare ed amato nome del teatro catanese: Luigi Favara, fresco reduce dai successi della regia di “Ricordo di un campesino”, spettacolo anche approdato al Monastero dei Benedettini e di cui si prospetta un possibile tour. Gli altri interpreti saranno Andrea Bianco, Linda Guarnaccia, Gaetano Gullo, Francesca Privitera e Simone Nicotra.

Nel ruolo di un divertentissimo professore troveremo anche il regista, Alfio Guzzetta, che così illustra lo spettacolo: “Nello spettacolo che noi presentiamo, ci si è un po’ allontanati da quei canoni originari dei fabliaux medievali, incentrati sulla sessualità (soprattutto gli adulteri), sugli inganni, sulle disavventure: abbiamo volutamente abbandonato quel carattere voluttuoso, erotico, che presentava una donna lussuriosa, alla continua ricerca del giovane maschio. La nostra “Borghese” è una donna che tenta di sfuggire ad una sorta di maschilismo che ancora, purtroppo, è fortemente presente nella nostra società, e lotta per la propria dignità di essere umano, anche se, alla fine, questa mancanza di rispetto e di dialogo con il marito, la porterà a cadere nella rete tesa dal giovane che invece le si presenta e le appare come colui che può determinarne il riscatto”.

Non mancherà comunque l’”happy end” nella migliore tradizione narrativa classica che divertirà e farà anche riflettere il pubblico atteso numeroso alla Sala Magma, piccolo “tempio” del teatro e della musica a Catania da oltre un trentennio. Lo spettacolo fa parte della stagione teatrale della Sala Magma, organizzata dal Centro Magma insieme a Terre forti ed alla onlus Oltre le Quinte.

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