Cinema

In uscita nelle sale italiane “Era d’estate” film della regista Fiorella Infascelli dedicato al ricordo dei magistrati, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, barbaramente uccisi dalla mafia, attraverso il racconto di un particolare momento della loro vita, vissuto insieme alle loro famiglie. Nei ruoli da protagonisti troviamo Massimo Popolizio e Beppe Fiorello. Una Produzione Fandango con Rai Cinema.

il trailer del film

era-d-estateL’Asinara, 1985. In una notte come tante sbarcano sull’isola Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso, rapido, non c’è nemmeno tempo di fare i bagagli, d’altronde la minaccia, intercettata dai Carabinieri dell’Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra. È un’estate calda, come non se ne vedevano da tempo, e nella piccola foresteria di Cala d’Oliva, i due magistrati e le loro famiglie  vivono completamente isolati dalla piccola comunità di civili dell’Asinara, controllati a vista da una pilotina e dalle guardie penitenziare. Una condizione  che non tutti riescono a sopportare. Così accade che Lucia, la figlia più grande dei Borsellino, cada lentamente in uno stato di così grande malessere che dovrà essere riportata a Palermo, dove Paolo, imponendosi ai suoi superiori, la accompagnerà. Così accade che Manfredi, scosso anche da quello che è successo alla sorella Lucia, si avventuri in una fuga senza meta alla scoperta dell’isola, e verrà ritrovato in mezzo ai detenuti che distribuisce nutella e racconta barzellette. Passano i giorni, ci si organizza, i rapporti a poco a poco fra tutti diventano più intimi, ed è come se quella vacanza obbligata desse modo ad ognuno di scoprire l’altro. Così trascorre un mese fatto di notti insonni, di sorrisi, di scherzi, di pensieri, una lunga, inaspettata tregua in attesa di riprendere il lavoro, in attesa che il ministero fornisca le carte per continuare la stesura dell’ordinanza-sentenza del maxi processo, il capolavoro di Falcone e Borsellino che affermerà una volta per tutte che la mafia esiste e ha un nome “Cosa Nostra”. Finalmente le carte arriveranno, Paolo e Giovanni ricominceranno a lavorare giorno e notte e una nuova, sconosciuta armonia sembra nascere in quell’angolo di mondo, un’inedita serenità familiare che potrebbe durare anche per sempre. Invece poi succede che rientrato il pericolo, arriva l’ordine di tornare di nuovo Palermo. E, nello stesso modo improvviso in cui erano partiti, così all’improvviso devono ripartire.  Tornare verso Palermo.  Tutti verso  l’inesorabile sorte che li colpirà nel 1992.

Falcone e BorsellinoLa regista Fiorella Infascelli racconta come è nato il progetto del film e la sua realizzazione: “Tutto è cominciato all’Asinara, dove qualche anno fa stavo girando un documentario, Pugni chiusi. Ero all’interno del vecchio carcere dove gli operai del Petrolchimico si erano autoreclusi per protesta. Un pomeriggio uno di loro mi portò a vedere una casa rossa sul mare e mi disse che lì Falcone e Borsellino nel 1985 avevano scritto parte dell’ordinanza del maxi processo. Dopo qualche giorno cercando altre notizie lessi un articolo di Caponnetto che ribaltava completamente quella versione:  il vero motivo di quella strana e improvvisa vacanza era una soffiata arrivata da alcuni detenuti dell’Ucciardone sulla preparazione di un attentato ai due giudici e alle loro famiglie. Beppe Montana e Ninni Cassarà erano stati appena uccisi. Nel giro di poche ore Caponnetto diede ordine ai servizi di portare Falcone e Borsellino in un luogo sicuro. E il più sicuro di tutti sembrò l’isola dell’Asinara, dove all’epoca c’era il supercarcere di massima sicurezza. Sempre Caponnetto raccontava che i due giudici non avevano con loro le carte del processo, e che quindi per molti giorni non poterono lavorare.  
E’ stato questo dettaglio a farmi venire l’idea del film.  Immaginare Falcone e Borsellino a tre mesi dall’inizio di uno dei più grandi processi del secolo, con l’ordinanza da finire, costretti a non lavorare. Costretti a quell’esilio. 
Come avevano reagito? Fuori dal turbinio delle scorte, delle sirene, lontano da Palermo, dove vivevano ormai blindati da anni, loro e le loro famiglie, in quel luogo così diverso… cosa provavano?  Quali le loro fantasie? Le angosce? Le emozioni? 
Lì lo sguardo poteva spaziare verso il mare, verso l’orizzonte, ma poteva anche posarsi su se stessi, sulle mogli, sui figli. C’era il tempo per indagare sui loro affetti.  Questo racconta e inventa il film: la loro intimità, Paolo e Giovanni che raccolgono i ricci e intanto parlano della morte, Paolo che recita la Divina Commedia, le liti, i conflitti, le freddure di Giovanni, Manfredi che scappa, le cene sul mare, le paure, e le notti svegli in attesa di notizie. 
Falcone e Borsellino facevano lo stesso lavoro, con la stessa incredibile passione etica, erano legati da mille cose, ma non avevano mai passato una vacanza insieme. 
Ogni volta che guardavo le loro fotografie, quelle che tutti conosciamo, la cosa che mi colpiva era la loro complicità, il loro modo di guardarsi ridacchiando, la loro ironia, spesso dimenticata, e che invece era una parte così importante della loro vita. Ecco ho provato a portare queste cose nel film. Entrare in quella intimità. 
E nello stesso tempo entrare in quel luogo, l’isola dell’Asinara, misteriosa, arcaica.
Ho conosciuto Manfredi Borsellino, abbiamo cominciato a parlare, sempre di più, con sempre più familiarità… poi Agnese Borsellino, ed è stato un incontro fondamentale, importante, e dai suoi racconti ho capito tante cose, e poi gli amici, le persone che avevano lavorato con loro, i giornalisti che per anni li hanno seguiti… ho conosciuto Lucia e Fiammetta Borsellino, il direttore del carcere che li aveva accolti e protetti, perché come sempre diceva Agnese Borsellino, allora lo Stato era con loro e li aveva salvati. 
Così, unendo frammenti veri e inventando una quotidianità sconosciuta, è nata la sceneggiatura, e inventare i dialoghi è stata forse la cosa più difficile… poi sono arrivate le riprese”.

Dove vedere il film

Catania Cinema Alfieri
18:30 – 20:45
Palermo Cinema Gaudium
17:50 – 20:30 – 22:30
Trapani Cinema Arlecchino
18:00 – 20:00 – 22:00

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