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Mentre l’Inghilterra finisce fuori, anche dall’Europa pallonara – grazie a un’altra grande, recondita isola del Nord – e non ho neanche il tempo di capire sino a che punto sono contento e per quale dei due motivi possibili (sconfitta della Spagna o vittoria dell’Italia), giunge la notizia della scomparsa di Bud Spencer Pedersoli, “terrone” universalmente noto.

Debbo confessare che la sconfitta dell’Inghilterra – sorprendente, più o meno quanto quella dell’armata rossa di Morata, Iniesta, Fabregas e Sergio Ramos – mi sa di zucchero. Io sono tra quelli che agli albionici riconosco più difetti che pregi. Il mercantilismo sfrenato e l’ossessione imperialista (ancora oggi praticata – anche come imposizione della lingua – e, secondo me, fra le nascoste motivazioni dell’esito referendario) sono sole le punte di un iceberg bene più condito. Avere ascoltato (nella traduzione; dunque, con beneficio d’inventario) che mr. Cameron ha manifestato l’intento di comunicare l’esito… a Berlino e Parigi… A chi? E gli altri?

Inghilterra eliminata dall'Islanda

Inghilterra eliminata dall’Islanda

Eppure, nella fastidiosa ed esplicita distinzione tra quelli che in Europa contano e chi no, il capo (pro tempore) degli inglesi lancia una (involontaria?) provocazione. Molto sensata. Hanno un bel dire e fare i rappresentanti del governo italiano… Ma – al di là della quantità industriale di immagini che ritraggono Renzi simbioticamente legato al suo apparecchio ricetrasmittente, anche in presenza di capi di stato più blasonati di lui e, si suppone, in congiunture non irrilevanti – non li “degna” (stavo per usare ben diversa espressione idiomatica) nessuno.

Eppure, in un sol colpo, il 27 giugno 2016 succedono tante cose, anche se tutte calcistiche: l’Inghilterra-Golia se ne torna a casa bastonata da David-Islanda, la favorita Spagna cede il passo e candida l’Italietta di Conte (che detesterò sempre, anche se mi auguro che riesca a consegnarci il titolo, per motivi che qualche volta ricorderò) per l’ennesima sfida – nientepopodimeno! – a chi? Ebbene, proprio alla Germania! Per scaramanzia, nessun ricordo del passato… ma l’occasione è ghiotta!

Il grande Bud Spencer ci ha lasciati

Bud Spencer ci ha salutati

Bud Spencer c’entra qualcosa con questo discorso? Sicuramente è uno di quelli che maggiormente accusano la nostra coscienza, il nostro palato particolarmente “fino” e provinciale… Un pò come Sergio Leone, prima che gli “altri” ce ne indicassero il valore. Eppure, le bacheche della “rete sociale” sono stracolme di saluti e ricordi commossi.

Mi piace salutarlo ricordando il titolo di un film in cui appare, ovviamente, con Terence Hill, “…Altrimenti ci arrabbiamo!”. Uscì nel lontano 1974, quando ancora dei miei figli c’era solo la speranza; eppure, adesso, mi pare che entrambi lo conoscano a memoria. Ci sarà più di un motivo se questo è accaduto a loro e a tantissimi altri e per la maggior parte delle sue (e delle loro) pellicole.

La celebre coppia Spencer-Hill

La celebre coppia Spencer-Hill

Perché proprio questo tra le tante fantastiche produzioni? Il titolo mi ha sempre intrigato; sembra che nasconda qualche significato poco percepito: un senso di tolleranza, di paziente speranza che funge da contraltare alla determinazione dei giusti che ti dà la possibilità di riflettere, di redimenti. “Altrimenti”, solo “altrimenti”, ci arrabbiamo. Non è un obbligo, anzi! Vorremmo proprio non arrabbiarci.

Salvo Nicotra

Salvo Nicotra

Salvo Nicotra si è occupato di tante di quelle cose che è come se non si fosse occupato di nulla… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi sull’attualità del Teatro dei Pupi siciliani, regista teatrale e uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza con numerose testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.

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