Quest’anno, con largo anticipo, Roberto Zappalà presenta la nuova stagione DARE – Scenario Danza 2016/2017. Appuntamento alle 19.00 con il pubblico e la stampa per scoprire insieme i nomi degli artisti e delle compagnie che animeranno gli spazi di Scenario Pubblico nei prossimi mesi sino ad aprile 2017. Alle 19.45 seguirà uno spettacolo realizzato in collaborazione con l’AME (Associazione Musicale Etnea), che raggruppa i tre artisti/compagnie associati a Scenario Pubblico in questo primo triennio in quanto Centro Nazionale di Produzione della Danza:
Giovanni Scarcella
Aprirà le danze Giovanni Scarcella, siciliano di origine che da molti anni opera a Bruxelles, con l’anteprima di “Crepuscolo. Preludio per un primo movimento”, in duo con il pianista Ruben Falkowicz. “Non è un corpo che rifugge il Mondo e un suo evocato crepuscolo, ma un corpo pur sempre in crisi che rispecchia la complessità di un mondo contemporaneo anch’esso in crisi”, dice il coreografo. “Crepuscolo. Preludio per un primo movimento” è un progetto in cui il corpo e la musica duettano insieme; dove la presenza fisica e il movimento danzato rispondono al ritmo prorompente del virtuosismo musicale dell’opera di J.S. Bach come atto ri-generatore. La musica interpretata dal vivo e la coreografia contemporanea cercheranno insieme di tracciare e disegnare una geografia che includa il corpo e lo spazio sonoro; una geografia che rispecchia la continua indagine del coreografo Giovanni Scarcella sull’essere umano come riflesso e risultato di pulsioni generate dal suo vivere quotidiano.
Giovanna Velardi
Nella seconda parte un’altra anteprima quella della Compagnia palermitana di Giovanna Velardi, “Brevi racconti tra un diavolo e un soldato”. La parabola del bene e del male raccontata attraverso dei percorsi coreografici, ambientazioni fiabesche, maschere , immagini video. La versatilità del tempo, cangiante continuamente come in Stravinskij, ma un tempo comune oggi a tutti: quello della lotta tra frammentazione e omologazione, della contrapposizione tra diversità e regola, la lotta per una nuova ricerca della dimensione identitaria, duale anche essa perché non ci si può implicitamente privare del bene e male? Chi vince oggi? Il bene, il male? In scena la stessa coreografa Giovanna Velardi, con Stellario Di Blasi.
Salvatore Romania DUO
Il programma si chiude con un estratto da “Frammenti di un discorso amoroso”, coreografia di successo della Compagnia Petranuradanza diretta da Salvatore Romania e Laura Odierna. “Il discorso amoroso è oggi di un’estrema solitudine. Questo discorso è forse parlato da migliaia di individui, ma non è sostenuto da nessuno. Esso si trova ad essere completamente abbandonato dai discorsi vicini, oppure è da questi ignorato, svalutato, schernito, tagliato fuori non solo dal potere, ma anche dai suoi meccanismi. Ogni passione, alla fine, ha il suo spettatore… non c’è nessun sacrifico amoroso senza un teatro alla fine”, dichiarano gli autori. La performance affronta la dialettica Io/Noi, perché ogni volta che siamo in relazione con l’altro mettiamo in atto anche il nostro desiderio di non annullarci nell’altro. Vogliamo essere con l’altro, ma nello stesso tempo, per salvare la nostra individualità, vogliamo non esserci completamente. Di qui quell’esserci e non-esserci, quel rincorrersi e tradire, che fa parte della relazione amorosa. Perché l’amore è una relazione, non una fusione. Interpreti Salvatore Romania e Valeria Ferrante, ai flauti e al sax Carlo Cattano.
CREPUSCOLO. PRELUDIO PER UN PRIMO MOVIMENTO
Coreografia e danza: Giovanni Scarcella (associato a Grand Studio)
Collaborazione artistica Olga Alvarez e compagnia La Taimada
Pianoforte Ruben Falkowicz
Musiche di Johann Sebastian Bach la “Ciaccona”, trascizione di Busoni
Produzione Pororoca project/Scenario Pubblico CZD – Centro di Produzione della Danza
BREVI RACCONTI TRA UN DIAVOLO E UN SOLDATO
Duetto in forma di studio
ideazione e coreografia Giovanna Velardi
con Giovanna Velardi e Stellario Di Blasi
costumi Dora Argento
luci Danila Blasi
video Valeria Guarcini
suono Mattia Pirandello
musiche Giovanni Ricciardi
