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Da domani, la legislazione nazionale si adegua alle direttive comunitarie sempre più stringenti nel contrasto alle pratiche illegali di pesca ed alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici.Con l’articolo 39 della Legge 28 luglio 2016, n.154 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale – Serie Generale, n.186 del 10 agosto 2016) sono state introdotte delle rilevanti modifiche al sistema sanzionatorio in materia di pesca ed acquacoltura. Tra le novità più importanti, si segnala la depenalizzazione della pesca/detenzione/commercializzazione/somministrazione  di prodotto ittico sottomisura (c.d. “novellame”).

Questa condotta illecita, secondo le nuove regole, sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 1.000 e 75.000 euro e con la sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni. Qualora le violazioni sulla pesca siano commesse in danno delle specie ittiche tonno rosso e pesce spada, oltre al raddoppio della sanzione amministrativa, sarà comminata la sospensione della licenza di pesca per un periodo da tre a sei mesi. In caso di recidiva, verrà emessa ordinanza-ingiunzione di revoca definitiva della stessa licenza di pesca.

Inasprite le sanzioni per la pesca sportiva nel caso di cattura giornaliera di prodotto eccedente i 5 kg. Infatti, i nuovi importi partono da un minimo di 500 euro fino ad arrivare a un massimo di 50.000 euro. Anche in questo caso, è previsto un raddoppio della sanzione qualora la violazione riguardi tonno rosso o pesce spada.

Un’importante innovazione è stata introdotta anche in materia di violazioni alle norme sulla tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico immesso in commercio, per rendere più efficaci i controlli ed i  provvedimenti sanzionatori, che vanno da 750 a 4500 Euro. Infatti, è stata chiarita l’esclusiva competenza della Capitaneria di Porto a contestare le violazioni delle norme poste a tutela del consumatore ed è stato introdotto l’obbligo di confisca per tutte le partite di prodotti ittici sprovviste delle necessarie informazioni documentali (fatture, documenti di trasporto, etichette, ecc).

L’applicazione delle sanzioni pecuniarie sarà comunque effettuata secondo criteri di proporzionalità. Infatti la nuova legge ha introdotto degli scaglioni di peso del pescato, in modo da commisurare l’importo da pagare alla gravità dell’infrazione. Le nuove norme colpiscono anche i commercianti che acquistino prodotti della pesca sportiva. Infatti, è prevista la sanzione della sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni lavorativi a carico del trasgressore.

La Direzione Marittima di Catania indirà nei prossimi giorni delle riunioni con gli operatori del settore appartenenti sia alla categoria armatoriale che agli imprenditori commerciali, per illustrare nel dettaglio ed approfonditamente le novità normative in questione, che entreranno in vigore dal 25 Agosto, in modo da prevenire eventuali illeciti, rendendo edotti gli operatori stessi sulle modalità con le quali verranno effettuati i prossimi controlli.

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