Cronaca

biancavilla-icona-papa-francescoDomenica 11, alle 18.30 a Biancavilla, in piazza Roma, raduno dei fedeli, delle aggregazioni ecclesiali e delle autorità civili e militari: accoglienza della sacra e antica icona della Madonna dell’Elemosina di ritorno dalla basilica papale San Pietro in Vaticano nella cui grande piazza domenica scorsa, 4 settembre, è stata esposta alla venerazione di Papa Francesco e dei numerosissimi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, in occasione della cappella papale con celebrazione eucaristica e rito di canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta.

Seguirà una devota processione per via Vittorio Emanuele II e piazza Collegiata; successivamente ingresso nella basilica santuario e solenne intronizzazione all’altare maggiore. Alle 19.30 celebrazione eucaristica di ringraziamento e canto del Te Deum, canti della Corale polifonica “Santa Maria dell’Elemosina” della basilica Collegiata.

Alle 20.30 “Salve Mater Misericordiae”: concerto d’organo in onore della Madonna dell’Elemosina a cura del m° Gianfranco Moraschini, organista e compositore di Bergamo, già docente di teoria musicale nei conservatori di Brescia e Piacenza.

Alla preziosa e veneratissima quattrocentesca icona di Maria Santissima dell’Elemosina si collega l’origine della ridente cittadina etnea di Biancavilla per iniziativa di un gruppo di profughi albanesi -probabilmente provenienti dall’Epiro- che per sottrarsi all’invasione musulmana ripararono esuli nell’ospitale terra di Sicilia. Secondo la leggenda, i profughi, accampatisi per una sosta, appoggiarono su un albero di fico l’icona della Theotokos che portavano devotamente e gelosamente con loro. Al risveglio si accorsero che la sacra tavola di Maria Madre di Dio era aggrovigliata dai rami, segno considerato prodigioso per indicare che erano giunti nel luogo dove costruire la nuova sede della loro comunità, che chiamarono Albavilla o Casale dei Greci, l’attuale cittadina di Biancavilla.

Gli esuli greco-albanesi, guidati da Cesare Masi, si insediarono nella contrada Callicari e con diploma del 27 gennaio 1488 ottennero la licenza di fabbricare un nucleo abitato da Giovanni Tommaso Moncada, duca di Adrano e signore di Paternò. Il nuovo centro ebbe indifferentemente i nomi di Callicari, dal nome della contrada, Casale dei Greci, o semplicemente Greci. Nel 1553 vi era una sola chiesa dedicata a Santa Maria dell’Elemosina ove venne collocato il quadro della Madonna sotto lo stesso titolo che gli esuli avevano portato dalla madre patria. La Chiesa Madre di Biancavilla, edificata nel Cinquecento, fu eretta in Collegiata dal vescovo Pietro Galletti nel 1746 e confermata con Bolla di Pio XI il 20 ottobre 1924. Fu eretta in parrocchia il 20 agosto 1920. Nel 1959 fu dichiarata santuario mariano dall’arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio, e con bolla “In santissimam Christi Matrem” del 14 marzo 1970 il beato Papa Paolo VI la insigniva del titolo di basilica minore pontificia.

Il motivo per cui l’icona bizantina della Madonna dell’Elemosina, nome che in greco significa Misericordia, è stata portata nel cuore della Sede Apostolica Romana è stato il legame con l’anno santo straordinario del Giubileo della Misericordia e con la canonizzazione dell’albanese Madre Teresa di Calcutta, la santa missionaria della Carità-Misericordia dei nostri giorni, in felice coincidenza con il Giubileo del Volontariato e degli Operatori di Misericordia.

Per solennizzare al massimo tale evento, favorito intensamente dall’arcivescovo mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione e coordinatore del Giubileo, d’intesa con l’arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina, l’arcidiocesi catanese e la comunità ecclesiale di Biancavilla hanno organizzato un pellegrinaggio diocesano a Roma, guidato dal metropolita Gristina, per partecipare la mattina di domenica 4 settembre alla concelebrazione eucaristica rituale presieduta da Papa Francesco e nel pomeriggio dello stesso giorno al pellegrinaggio dei fedeli biancavillesi alla Porta Santa della Basilica Papale Vaticana.

L’icona della Madonna dell’Elemosina era stata esposta il giorno prima, sabato 3 settembre, in piazza San Pietro ed aveva ricevuto l’inaspettato e commovente omaggio filiale del Santo Padre Francesco che aveva deposto una rosa bianca davanti alla sacra immagine di Maria Santissima con in braccio il Figlio Gesù, alla presenza di una numerosa delegazione dell’Associazione biancavillese presieduta da Giuseppe Santangelo nonché del vicario del XIII Vicariato foraneo can. Giovambattista Zappalà e del prevosto-parroco can. Pino Salerno. Il Papa si è intrattenuto a parlare con i componenti la delegazione biancavillese assicurando un pensiero anche per la benedetta da Dio terra di Sicilia.

Lo straordinario pellegrinaggio mariano catanese ha avuto anche un graditissimo fuori programma: l’arcivescovo mons. Gristina -presenti il vescovo acese mons. Giuseppe Sciacca, segretario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, nonché la delegazione di sacerdoti e volontari associati di Biancavilla- ha avuto anche la gioia di presentare al Papa emerito Benedetto XVI la sacra icona della Madonna che ha desiderato rimanesse anche tutta la notte nella cappella della sua residenza vaticana, il monastero “Mater Ecclesiae”.

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