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Dice (disinteressatamente?): “Non siete mai contenti?”; già! È prematuro, dopo appena quattro partite (e una da recuperare), tracciare un primo bilancio e decidere se si può essere contenti per qualcosa di più rispetto all’essere imbattuti. Sì! E no… Nel senso che si può fare il bilancio anche di una sola partita; dunque, dopo di ognuna, non è vietato fare un rendiconto, purché sia  palesemente relativo.

Il risultato finale

Il risultato finale

Il Catania sinora non ha fatto proprio male-male; ha solamente fatto meno bene di tante altre e non ha per niente incantato (come, invece, si sperava). Se il proprio portiere è spesso uno dei migliori, qualcosa significherà; se non perdi perché il calcio di rigore dell’avversario – a pochi minuti dal termine – finisce tra guantone e palo e rimbalza (una volta tanto), qualcosa significherà; se termini la partita in dieci e se segni col contagocce, qualcosa significherà; certo, se non prendi gol neanche con una difesa di tersicorei e da una squadra come il Matera che ti bombarda in ogni modo, anche questo qualcosa significherà… È vero che il Foggia è incredibilmente a punteggio pieno (avendo battuto anche il Messina al “San Filippo”) e che il Lecce ha segnato 12 reti, ma il Catania ha la migliore difesa (quella tanto bistrattata) in assoluto del girone e la seconda di tutta la Lega Pro (la Viterbese, nel girone B, ha preso solo un gol).

Il rigore calciato sul palo da Infantino (Ph. Calciocatania)

Il rigore calciato sul palo da Infantino (Ph. Calciocatania)

Probabilmente, se qualcosa (lì, al centro, prima di tutto) avesse funzionato meglio, avremmo potuto vincerle tutte. E allora? Le altre, le indiziate per la promozione, volano; eccome se volano! Anche questo significa qualcosa. Ovviamente, hanno vinto in casa e fuori casa, su campi facili e su campi proibitivi, su manti erbosi e su piantagioni di patate. L’allenatore continua a sostenere che la sofferenza è nel DNA del Catania. Lo dice come se fosse un pregio e – in un certo senso – lo è. Ma nello spogliatoio ai suoi dirà la stessa cosa?

Mister Pino Rigoli durante Matera-Catania (Foto Calciocatania)

Mister Pino Rigoli durante Matera-Catania (Foto Calciocatania)

Continuiamo nella disamina. Se ci restituissero sei dei sette punti di penalizzazione, oggi saremmo a centro classifica, pur con un incontro casalingo (con lo scorbutico Fondi) da recuperare e un altro in calendario per domenica (con lo scorbutico Akragas). Ma… C’è un grosso “ma”…

Si diceva che non è assolutamente il momento di analisi definitive né tanto meno di intonare “de profundis”; va ricordato che la promozione quest’anno si ottiene anche attraverso un percorso, per la verità, alquanto macchinoso (“ass’a l’amma” a chi l’ha escogitato) e che, al momento, persino il Monopoli con i suoi 5 punti parteciperebbe alla “tombola” dei Play off. Ancora fra dieci giorni, dunque, ci sarà spazio a mala pena solo per qualche “supposizione”.

Nella foto Salvo Nicotra e l'impianto di Torre del Grifo

Salvo Nicotra e l’impianto di Torre del Grifo

Salvo Nicotra si è occupato di tante di quelle cose che è come se non si fosse occupato di nulla… Laurea in Lettere all’Università di Torino con tesi sull’attualità del Teatro dei Pupi siciliani, regista teatrale e uomo di cultura e di sport, ha collaborato sin dalla (lontana) giovinezza con numerose testate giornalistiche; nella “precedente vita” è stato lavoratore pubblico e dirigente sindacale.

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