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La Sala Bellini di Palazzo degli Elefanti ha ospitato stamattina la presentazione, in “Pompa magna”, delle stagioni 2016/2017 del Teatro Massimo Bellini e dello “Stabile” di Catania. Per la prima volta i due teatri maggiori di Catania hanno annunciato insieme le rispettive stagioni, i due cartelloni. Entrambi vivono da tempo una situazione di crisi ed hanno quindi avviato una stretta sinergia volta al rilancio, anche se soprattutto la situazione finanziaria dello “Stabile” è difficile e gravissima.

All’incontro erano presenti il sovrintendente del Teatro Bellini Roberto Grossi insieme al direttore artistico Francesco Nicolosi, il commissario straordinario del Teatro Stabile Giorgio Pace con il consulente artistico Giovanni Anfuso, il sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Anthony Barbagallo. Presenti poi consiglieri del CdA dello “Stabile”, maestranze dei due enti, attori, musicisti e registi che saranno coinvolti nelle due stagioni.

Nella foto il sindaco Bianco e l'assessore Barbagallo (Ph. Antonio Parrinello)

Nella foto il sindaco Bianco e l’assessore Barbagallo (Ph. Antonio Parrinello)

Il sindaco Enzo Bianco, ha aperto la conferenza stampa sottolineando i programmi di altissimo livello e grande qualità proposti per le stagioni 2016/2017 che saranno caratterizzati da varie produzioni dove prevarrà lo spirito di collaborazione e cooperazione fra più enti, in modo da abbattere i costi e allargare il bacino di ricezione degli spettacoli stessi. Anche l’assessore regionale Antony Barbagallo ha ribadito l’impegno della Regione Siciliana a sostenere le iniziative culturali proposte da “Stabile” e “Bellini”.

Spazio poi al Sovrintendente del Teatro Bellini Roberto Grossi, che ha anche annunciato che i costi per gli abbonamenti degli anziani verranno dimezzati del 50% rispetto agli anni passati ed ha comunicato la creazione di un pacchetto natalizio al costo di 40 euro, che comprenderà alcuni concerti di Gospel, Spirituals, Blues e musiche moderne e contemporanee. Il direttore artistico del “Bellini”, il maestro Francesco Nicolosi, ha poi enunciato nel dettaglio la stagione lirica, che prevede al suo debutto, il 21 Gennaio 2017, “La Straniera” del Cigno etneo, che non viene eseguita dal lontano 2001, seguita dal balletto “Lo Schiaccianoci” di Cajkoskij, dalla “Manon Lescaut” di Puccini, dalla “Salome” di Richard Strauss, dal “Don Giovanni” di Mozart, dal balletto “Carmen” da Bizet, da “La vedova Allegra” di Franz Lehar. La stagione sinfonica che si aprirà il 28 Ottobre con 18 appuntamenti (12 sinfonici e 6 da camera) prevede i concerti del pianista Ramin Bahrami, del chitarrista Manuel Barrueco, del direttore d’orchestra Tamas Pal e di altri notevoli interpreti. Previsti anche dei fuori abbonamenti con Franco Battiato che proporrà la sua “Messa Arcaica”, “I am beatiful” da una idea di Roberto Zappalà e Nello Calabrò  e a Natale “A Chiarastidda”, progetto ideato da Ambrogio Sparagna per rievocare le tradizioni popolari che vedrà la partecipazione di Peppe Servillo.

Per quanto riguarda il Teatro Stabile di Catania il commissario Giorgio Pace ha auspicato la rinascita del teatro di prosa dichiarando di non voler parlare di debiti, economia o di finanza, argomenti da trattare “dietro le quinte” e nelle sedi adeguate. “E’ inutile parlare  del buon tempo andato – ha ribadito il commissario Pace – anche perché non è poi stato tanto buono, se si è giunti all’attuale commissariamento, sinonimo di parziale fallimento!. Oggi si deve parlare dell’oggi, della voglia di teatro che hanno i catanesi e quindi occorre discutere di  ripresa e di spettacoli, ma anche di collaborazione”.

Giovanni Anfuso, consulente artistico è entrato poi nel dettaglio delle rappresentazioni di prosa (quattro produzioni, tre coproduzioni e quattro lavori ospiti) che debutteranno dal 22 Novembre con “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello con Pippo Pattavina e che vedranno “Macbeth” di William Shakespeare, “Le serve” di Jean Genet, “Notturno di donna con ospiti” di Annibale Ruccello, “Il Misantropo” di Moliere, “Vizio di famiglia” di Edoardo Erba, “Profumo di donna” da Il buio e il miele di Giovanni Arpino, “Edipo Re” di Sofocle, “Due donne che ballano” di Josep Maria Benet e fuori abbonamento il 19 Maggio andrà in scena “Minnazza- Lettura tra i miti e le pagine di Sicilia”, spettacolo di Fabio Grossi con Leo Gullotta che regalerà emozioni alla sua città a titolo gratuito, richiedendo simbolicamente il compenso di 1 euro a spettacolo.

Il programma del Teatro Stabile prevede anche la stagione estiva al Teatro Greco Romano con Tuccio Musumeci in “Dyskolos” di Menandro e poi il ciclo Altrove: il teatro va in città”, rassegna innovativa di eventi e performance multidisciplinari che si terrà in cinque siti  della città, di particolare significato storico – architettonico, che ospiteranno giovani compagnie con spettacoli su temi di importante carattere sociali.

Gli spettacoli saranno “Solo andata”, regia di Angelo D’Agosta sul tema l’emigrazione, produzione “Stabile” di Catania con gli allievi della Scuola “Umberto Spadaro” (Chiesa di San Nicolò la Rena a gennaio 2017), “Sui generis”, produzione Centro Zo, sull’omosessualità (Palazzo degli Elefanti a febbraio), “Troiane: viaggio di donne migranti”, sul tema l’immigrazione, produzione Senza Misure Teatro, Progetto S.E.T.A. (Teatro Greco Romano a marzo); “Servizio al potere”, produzione Teatro del Canovaccio, sul potere (Palazzo Minoriti ad aprile) e “Carne da macello” sul tema femminicidio, produzione “Banned Theatre (Rettorato dell’Università a maggio).

Ancora un momento della conferenza stampa

Ancora un momento della conferenza stampa

Si è puntato con i due cartelloni, del “Bellini” e dello “Stabile”, alla sinergia con le istituzioni (Regione, Comune e città metropolitane) facendo squadra, lanciando nuove sfide. Sono in realtà dei cartelloni sono ricchi, con un’offerta ampia e prestigiosa. Obiettivo della nuova stagione teatrale sarà avvicinare i giovani e le famiglie, attraverso abbonamenti al 50% per gli under 30 e vantaggi per gli over 65. I catanesi, gli appassionati del teatro di prosa e della buona musica si augurano che veramente vengano risanati i debiti dello “Stabile” e si riparta con nuovo entusiasmo, con nuove idee e con un vero spirito di collaborazione, mettendo da parte ipocrisie, chiacchiere, presunzione e vecchi metodi che hanno finito per mettere in pericolo quello costruito in tanti anni di duro lavoro e di sacrifici.

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