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Lo chef Pietro D'Agostino

Lo chef Pietro D’Agostino

Prosegue il tour di promozione gastronomica dello chef Pietro d’Agostino, 1 stella Michelin, che in collaborazione con le Camere di commercio di  Bielorussia, Lussemburgo, Finlandia e Bulgaria sarà in giro per il Nord Europa in qualità di ambasciatore del gusto Made in Sicily  per far conoscere la Sicilia, il mare, l’Etna, le produzioni Dop, il vino, le primizie a migliaia di cittadini d’Europa.

E così, dopo un  primo ‘assaggio di Sicilia’ che lo ha visto protagonista già a settembre scorso  in una tre giorni nella Repubblica Ceca, Pietro D’Agostino si dedicherà ad una full immersion già a partire dal prossimo 1 novembre per concludersi il 24 novembre, appena in tempo per riaccogliere nel mese del Natale ospiti, avventori e appassionati nella sua “Capinera” di Taormina.

Prima tappa sarà in Bielorussia, dove fino al 5 novembre, verranno messi in bella mostra i prodotti tipici della nostra terra, cucinati e interpretati per l’occasione da uno chef stellato che nei suoi piatti non dimentica mai di raccontarne quell’ancestrale legame, che in fondo ne fa un po’ la differenza.

Sarò lieto di far conoscere una Sicilia del gusto – dichiara  Pietro D’Agostino –percorsa in lungo e in largo alla ricerca di prodotti dop, unici per le loro caratteristiche e per l’habitat nel quale sono stati coltivati, per questo porterò in valigia il pomodorino di Pachino, pilastro della dieta mediterranea, raccolto nelle calde terre più a sud dell’isola, la tipica mandorla “pizzuta’ di Avola, nel siracusano; così come non possono mancare, la tipica cipolla rossa di Giarratana, il caciocavallo di Ragusa, i capperoni di Salina o l’occhio di pernice di Pantelleria. Immancabile l’olio extra vergine di oliva, il sale di Motia e l’aglio di Nubia”

Poi, dal 6 all’9 novembre lo chef si sposterà in Lussemburgo per una kermesse gastronomica organizzata dalla Camera di Commercio Italo-lussemburghese e dal 11 al 15 novembre in Finlandia per partecipare a un workshop organizzato dall’Istituto italiano di Cultura e infine, dal 22 al 24 novembre si chiude in bellezza in Bulgaria con un evento dedicato agli abbinamenti del cibo e del vino.

“Noi chef siciliani abbiamo una grande responsabilità – aggiunge Pietro D’Agostino –perché la Sicilia non è affatto una terra sconosciuta, al contrario, tanti sanno quanto essa sia espressione di tantissime eccellenze, tanto nell’aspetto artistico-culturale e o storico-paesaggistico quanto in quello gastronomico, e pertanto la vera sfida consiste nel non deludere mai le aspettative di chi arriva nei nostri luoghi, e di mantenere sempre molto alti gli standard di qualità. Non basta saper cucinare bene, ma è necessario farlo utilizzando i prodotti e le materie prime migliori e mettere nei piatti quell’ingrediente “segreto” che è il ostro “dna” che quel siamo come popolo”.

“Immagino la Sicilia come l’isola dei sapori e della bellezza, una terra del cibo di qualità, della cultura, della natura e dell’accoglienza, in un tripudio di colori: l’azzurro del mare, il nero e il rosso dell’Etna, il verde delle ricche vegetazioni, il giallo oro delle immense distese di grano che sono certo non lascerà indifferente le migliaia di visitatori che parteciperanno agli eventi in programma e che rappresentano per la Sicilia quel potenziale di turismo di qualità di cui la nostra economia ha bisogno”.

 

Pietro D’Agostino

Il quarantaquattrenne Pietro D’Agostino è nato a Taormina e lì ha cominciato a frequentare l’accademia culinaria. Volato a Londra a 21 anni, gli si sono subito spalancate le porte dell’Hyde Park. Neppure due anni più tardi ha inaugurato invece il ristorante del Grand Hotel Costa Esmeralda in Costa Rica. A 24 anni, chiamato al Dorchester della capitale britannica, ha realizzato un banchetto raffinatissimo per il sultano del Brunei. A 26 si è imbarcato sulla Disney Cruise Line (Walt Disney World Group), firmando la ristorazione italiana per tutti i più importanti uomini politici che accorrono in Florida. Tornato in Italia a 28 anni è stato l’executive Chef del ristorante Torpedo dell’Hotel Le Meridien Lingotto di Torino, cucinando con la sua brigata per i giocatori e staff della Juventus. A 30 anni, lo ha chiamato il ristorante Il Gattopardo del Grand Hotel Mazzarò Sea Palace a Taormina, il rinomato cinque stelle lusso della Perla dello Ionio a dirigere una cucina con ben 22 chef. Ma è a 31 anni che D’agostino ha coronato il suo sogno: aprire un suo ristorante, la Capinera, dove esprimere tutte le ricchezze della cucina siciliana con una creatività intelligente e innovativa.

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