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In autunno i boschi della Carnia, in Friuli Venezia Giulia fra gli angoli più selvaggi e intatti delle Alpi, si tingono delle mille sfumature del giallo, dell’arancio, del rosso. Un foliage tutto italiano che spicca sul terso cielo montano, un clima frizzante ma non ancora freddo, che invitano a fare le ultime escursioni prima dell’inverno.

CarniaI 12 percorsi più belli e ricchi di spunti paesaggistici e naturalistici della Carnia, dall’Alto Tagliamento alla Val d’Incarojo, sono stati ora raccolti in una mappa, in distribuzione negli uffici d’informazione turistica e negli Alberghi diffusi di Sutrio (www.albergodiffuso.org), Comeglians (www.albergodiffuso.it), Ovaro (www.albergodiffusozoncolan.it), Lauco (www.albergodiffusolauco.it), dove gli escursionisti potranno alloggiare godendo della genuina atmosfera che questo genere di struttura sa dare. Si soggiorna infatti in abitazioni ricavate dalla sapiente ristrutturazione di vecchi edifici rurali, indipendenti ma facenti capo a un’unica reception. Una struttura ricettiva unitaria, ma con camere e servizi dislocati in edifici del borgo, a contatto con la gente del posto: le caratteristiche case carniche regalano una soluzione dal fascino autentico, unita alla comodità dei servizi di un moderno albergo. Il valore aggiunto è fornito dalla possibilità di immergersi nella vita di un tipico borgo e di vivere una vacanza rigenerante e diversa, condividendo con la gente del posto lo spirito schietto della vita di montagna, a contatto con le tradizioni, la storia, la quotidianità.

CarniaI 10 itinerari trekking – Di varia lunghezza e difficoltà (ma tutti accessibili a chiunque abbia un minimo di allenamento), i 10 itinerari   consentono di fare trekking in ambienti assolutamente diversi fra loro, dai boschi alle praterie in quota, e sono caratterizzati ciascuno da un tema ben preciso. Possono essere anche compiuti parzialmente, per passeggiate di durata più breve. Il percorso n 2, da Passo Cason di Lanza a Casera Pramosio, si snoda ad esempio fra Italia e Autria, seguendo la cresta delle montagne che fanno da confine fra i due stati. Sono i luoghi dove fu combattuta la Grande Guerra, di cui si incontrano molte possenti vestigia, con lunghissime trincee, postazioni e camminamenti. Sulle tracce della Grande Guerra anche il percorso n. 3, da Casera Pramosio a Passo di Monte Croce Carnico, dove è possibile visitare fortificazioni austriache e italiane restaurate e trasformate in Museo storico all’aperto. Il percorso n 5, ad anello attorno a Forni Avoltri, tocca i noti Rifugi Tolazzi, Lambertenghi Romanin e Marinelli, e porta alla scoperta del laghetto di Bordaglia, uno fra i più affascinanti dell’arco alpino. Uno degli itinerari più vari e divertenti è quello che si snoda sullo Zoncolan, monte noto a sportivi e no perché la sua salita è la tappa più dura del Giro d’Italia: partenza da Ovaro, arrivo ad Arta Terme, tocca malghe e punti panoramici, attraversa pascoli, boschi di alto fusto, piccole borgate rurali. Trekking di particolare interesse naturalistico, geologico e panoramico è il Sentiero delle Creste sul Monte Verzegnis, che ha una serie di varianti più o meno impegnative. Ha come tema le malghe (e quindi è consigliabile farlo in estate, quando le mandrie sono nei pascoli d’alta montagna) il trekking che da Sauris di Sopra porta a Mione e tocca alcune fra le più belle casere carniche, dove in estate è possibile acquistare formaggi e, in alcune, fermarsi anche a mangiare: Casera Malins, Casera Vinadia Grande, Casera Pieltinis, Malga Losa, Casera Forchia.

A breve la mappa con il dettaglio di ciascun percorso sarà anche scaricabile dal sito www.carnia.it.

Alcuni di questi itinerari si possono fare anche d’inverno con ciaspole e sci alpinismo.

 Per informazioni: Carnia Welcome

Tel.: 0433.466220 – info@carnia.it – www.carnia.it

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