DanzaSpettacolo

Speciale serata a Scenario Pubblico, nell’ambito della stagione Dare 16/17, con due dei tre Centri Nazionali di Produzione della Danza, Aterballetto e Compagnia Zappalà Danza. A presentare le quattro diverse coreografie di Michele Di Stefano, Philippe Kratz e Roberto Zappalà, in cui si alternano gli interpreti delle due diverse compagnie, sono stati Roberto Zappalà, coreografo e direttore artistico della Compagnia Zappalà Danza e Giovanni Ottolini, direttore generale dell’Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza.

A circa 20 anni dall’ultimo spettacolo di Aterballetto a Catania, una delle più prestigiose realtà della danza italiana, la fondazione emiliana torna a dividere la scena con la Compagnia Zappalà Danza, in un programma già proposto con successo lo scorso aprile a Reggio Emilia presso la Fonderia39, sede dell’Aterballetto. La Fondazione Nazionale proporrà il suggestivo passo a due #hybrid per poi entrare in scena con  Upper-East-Side, coinvolgente coreografia con l’intera compagnia. La Compagnia Zappalà Danza chiuderà con  Foulplay ispirato a Commedia di Samuel Beckett e 74 bpm lavoro ritmato sulle musiche di Salvo Farruggio, batterista dei Lautari.

Da quando Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza hanno ottenuto il riconoscimento di Centro di Produzione Danza da parte del MIBACT, le attività svolte da entrambi sono state ampliate in una evoluzione verso modelli ed esperienze di Centri Coreografici europei. E le due strutture hanno già oggi le caratteristiche di base di Centri Coreografici: si produce l’attività di una compagnia residente, si sostengono ospitalità di altre compagnie, si progettano e attuano percorsi formativi rivolti a coreografi, danzatori e amatori con l’obiettivo di diffondere la cultura della danza e la creazione di un nuovo pubblico, a cui poter offrire una proposta artistica sempre più articolata e di qualità.

La collaborazione tra le due strutture consente di coordinare ospitalità, scambiare pensieri ed esperienze per dare contenuto alla funzione dei Centri di Produzione in chiave futura. La visione a lungo termine dei due Centri è quella di essere players strategici regionali (FND per la Regione Emilia-Romagna, Scenario Pubblico per la Regione Sicilia) e nazionali che riuniscano attorno alle rispettive Compagnie molteplici esperienze coreografiche, creando in tal modo poli di attrazione della danza di respiro internazionale. A tale scopo sono anche stati attivati contatti per la costituzione di una rete con realtà attive in Spagna, Francia, Paesi Bassi, Danimarca, Repubblica Ceca per favorire un maggiore inserimento della danza italiana nello scenario europeo. Promotore di questa rete la struttura olandese KORZO, con sede a Den Haag e che ha come mission il sostegno e l’inserimento sul mercato dei giovani coreografi.

Nella foto Roberto Zappala

Nella foto Roberto Zappala

“Aggregarci per noi – ha affermato Zappalà – non è solo un piacere, ma anche un’esigenza perché è necessario cambiare la percezione della danza nel territorio e per questo serve l’impegno di tutti. Sono contento di collaborare con Aterballetto, perché insieme contribuiamo anche a fare crescere il nostro pubblico”.

“La formazione del pubblico è necessaria, – ha ribadito Giovanni Ottolini, direttore generale dell’Aterballetto/Fondazione Nazionale della Danza dopo avere brevemente raccontato la storia quarantennale di Aterballetto – Grazie dell’invito a Roberto, questa rete di scambio e condivisione che abbiamo attivato è fondamentale e proficua”.

#hybrid

prima assoluta: Reggio Emilia, Teatro Cavallerizza, 20.11.2015

realizzazione costumi: Sartoria Aterballetto | Francesca Messori e Nuvia Valestri

coreografia e ideazione costumi: Philippe Kratz

performer: Noemi Arcangeli, Hektor Budlla

Due movimenti si incontrano e mescolano elementi eterogenei tra loro. Codici e caratteri differenti creano incroci apparentemente disarmonici per il loro ibridismo. Il lavoro in punta si integra con il popping della street dance in combinazioni e consonanze di accordi che si riflettono nelle mescolanze di suoni afro-americani della musica di Stili di danza differenti, pensati spesso come opposti, violano le barriere dei propri generi, quasi a raggiungere un benefico sincretismo

Foulplay dal progetto “Di stanze 2 Beckett”

creazione ispirata a “Commedia” di Samuel Beckett

Musiche Frédéric Chopin (primi 13 dai 24 preludi per pianoforte)

Interpreti Fernando Roldan Ferrer, Ariane Roustan, Valeria Zampardi

Foulplay è una coreografia del 2005, tratta dal progetto multidisciplinare “Di stanze 2 Beckett”, e

liberamente ispirata al più noto dei dramaticules di Samuel Beckett “Commedia”, pièce di fulminea e straordinaria pregnanza . Questa coreografia é parte del nuovo progetto di Roberto Zappalà, dal titolo Antologia, con il qualesi intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di Zappalà e della compagnia. Il progetto non ha soltanto il compito di “recuperare” e di “rivisitare”, ma anche quello di originare attraverso un nuovo “contatto” nuove visioni.

Upper-East- Side

Prima rappresentazione: Reggio Emilia, Festival Aperto, Teatro Cavallerizza, 22 dic 2014.

coreografia: Michele Di Stefano

musica: Lorenzo Bianchi Hoesch | Luci Carlo Cerri

performer: Hektor Buddla, Saul Daniele Ardillo, Alessandro Calvani, Ivana Mastroviti, Riccardo Occhilupo, Roberto Tedesco, Lucia Vergnano, Serena Vinzio, Chiara Viscido

La matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce sono il punto di partenza di questo lavoro. Dalla grammatica alla geografia, l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio, in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione ambientale, esplorativa. Che cosa rende abitabile un luogo? L’architettura che lo contiene o la dinamica dei suoi attraversamenti? Un corpo che danza lo fa veramente quando permette ad un’altra danza di esistergli accanto. Così costruiamo un paesaggio, così traslochiamo nei quartieri alti.

74 bpm (dal progetto I am beautiful)

Musiche di Salvo Farruggio

Interpreti Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Ariane Roustan, Claudia Rossi Valli, Valeria Zampardi

Coreografia travolgente e ritmata tratta dalla nuova creazione “I am beautiful” proposta in prima assoluta il 18 marzo 2016 al Teatro Comunale di Ferrara. Il titolo si ispira all’unità di misura di frequenza utilizzata dal compositore del brano Salvo Farruggio, batterista dei Lautari.

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