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Vivo cordoglio ha suscitato la morte, dopo lunga e dolorosa sofferenza, del canonico maggiore del Capitolo metropolitano della basilica Cattedrale mons. Nunzio Schilirò, fondatore e maestro della Cappella Musicale del Duomo che, con nomina dell’arcivescovo metropolita emerito mons. Luigi Bommarito, ha diretto dal 1990 ad oggi con impegno apostolico, sensibilità liturgica e passione musicale, che riusciva a trasmettere ai suoi bravi coristi che lo seguivano con entusiasmo ed ammirazione.

   Noto e qualificato musicista, mons. Schilirò, nato a Bronte il 7 aprile 1937 ed ordinato sacerdote il 15 agosto 1963 dall’arcivescovo Guido Luigi Bentivoglio nella chiesa monastica San Benedetto, ha compiuto gli studi musicali a Roma durante il Concilio Vaticano II (dimorava in un istituto religioso di via della Conciliazione nella stessa camera che era stata utilizzata da Lorenzo Perosi) presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra diplomandosi in Canto corale e Direzione di Coro e conseguendo il Magistero in Canto Gregoriano sotto la guida dei maestri Domenico Bartolucci, Armando Renzi, Raffaele Baratta, Eugenio Cardin ed Igino Angles. Ha insegnato educazione musicale nelle scuole medie e magistrali ed Esercitazioni Corali presso il Liceo musicale “V:Bellini” di Catania e il Conservatorio statale “A. Corelli di Messina”.

   Fondatore e direttore dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra “Pietro Platania”, dove ha insegnato Canto Gregoriano, Liturgia, Armonia e direzione di coro, è stato responsabile per la Musica sacra nell’Ufficio liturgico dell’Arcidiocesi di Catania. Ha seguito corsi di direzione d’orchestra in Italia e all’estero e si è esibito nei concerti finali in musiche di Bellini, Bach, Hydin, Mozart, Beethoven, Schubert, Ciajkovskij, Litz, Mendelsson e Wagner. E’ stato per 10 anni maestro collaboratore del Coro e maestro di palcoscenico del Teatro Massimo “Bellini” e anche fondatore e direttore della Corale “Tovini”, del Coro maschile “Gregorio Magno” per il canto gregoriano, del Coro femminile “Pietro Vinci” per la polifonia antica. Il 5 novembre 1994 ha diretto tutte le corali che animarono la s. messa presieduta dal Santo padre Giovanni Paolo II in occasione della visita pastorale a Catania.

   Raffinato compositore, ha pubblicato la tesi di magistero “P. Platania e la sua Musica Sacra” nonché messe, mottetti, un vasto repertorio liturgico e di musica sacra ed incisioni discografiche di diverse canzoni. Gli sono stati conferiti prestigiosi riconoscimenti per composizioni sacre e profane, tra i quali il Premio internazionale “Chimera d’Argento 2014” che, felice e commosso, ritirò nella sala consiliare di palazzo degli Elefanti, su iniziativa dell’Accademia d’Arte Etrusca e della presidenza del Consiglio comunale di Catania.

   Rettore della chiesa confraternale “Santissimo Sacramento al Borgo”, molto devoto di Sant’Agata e della Madonna del Carmine (in loro onore ha composto diversi inni anche in dialetto assieme a quelli dedicati a Sant’Euplio e al beato Dusmet) è stato per tutti esempio apprezzato di sacerdote zelante, ha amato con cuore generoso la Chiesa e la sua tradizione musicale e ha onorato anche l’arcidiocesi di Catania con la celebrazione annuale in onore di Santa Cecilia, patrona della Musica. In occasione dell’anniversario della nascita di Bellini ha tenuto concerti belliniani. Suo grande desiderio era che il Gregoriano potesse ritornare ad essere il canto solenne della Chiesa in adesione allo spirito conciliare e al desiderio di Papa Benedetto XVI. I catanesi gli sono anche molto grati per aver diretto per tanti anni il coro per il canto dell’inno da lui riscoperto e rivalutato “Lo jonico mare” in piazza Duomo, la sera del 3 febbraio.

  La solenne concelebrazione della santa messa esequiale è stata presieduta nella basilica Cattedrale, oggi pomeriggio venerdì 20 gennaio, dall’arcivescovo metropolita mons. Salvatore Gristina che all’omelìa ha esternato pubblicamente, come ha fatto in diverse occasioni ufficiali, grande e grata stima al compianto maestro Schilirò.

 Antonino Blandini

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