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Un workshop di danzaterapia, condotto da Maria Josè Vexenat, è in programma a Ragusa sabato 4 febbraio, dalle 15,30 alle 18,30, e domenica 5 febbraio, dalle 10 alle 18. L’appuntamento sarà ospitato da I Cantieri Ad Maiora in via Giovanni Falcone 110.

Il corso, che si avvale del supporto del comitato provinciale Csen presieduto da Sergio Cassisi, è promosso dalla scuola di formazione in danzaterapia metodo Fux Lilith Nueva diretta da Irene Aparo. Maria Josè Vexenat è una coreografa e danzatrice argentina formatasi, dal 1978, sotto la direzione della celebre Maria Fux in Buenos Aires. Lavorando incessantemente con tutte le utenze, con arguzia e disponibilità uniche, per più di trent’anni al fianco della sua maestra ha elaborato nel corso dell’esperienza e del tempo un metodo ed un linguaggio proprio ed originale. Il workshop, a carattere prevalentemente laboratoriale, è indirizzato a: coloro che operano con il disagio fisico, psichico, relazionale e sociale, a educatori, insegnanti, psicologi, assistenti sociali, docenti, artisti, animatori, attori e a quanti intendono compiere un percorso artistico e di crescita personale e professionale.

La danzaterapia di Maria Fux è da qualcuno chiamata “la danza delle emozioni”, la danza che aiuta a riconoscere e comunicare le istanze di noi più profonde e si applica a favore dell’integrazione sociale, della crescita armoniosa con gruppi di bambini, adolescenti, adulti, anziani, a favore di persone con disagio fisico e psichico. Il setting, mediato da corpo e musica, scelta attraverso una qualità di ricerca accurata e mirata, avviene sempre in “ambiente protetto” ed utilizza un linguaggio artistico poetico ed essenziale. Obiettivo del corso, dunque, quello di fornire alcuni elementi metodologici di base utili all’apprendimento del metodo Fux. Sarà rilasciato un attestato di frequenza.

“Già lo scorso anno – ricorda il presidente del Csen, Cassisi – il workshop in questione aveva riscosso particolare consenso proprio per la preparazione dei formatori e per l’inappuntabile organizzazione. Sono certo che anche stavolta sarà possibile ripetere questa straordinaria esperienza a dimostrazione delle capacità di Irene Aparo e dell’intera scuola Lilith Nueva”.

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