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L’Ekipe Orizzonte ha vinto a Cosenza e consolida il terzo posto in classifica, grazie al 9-6 imposto alle calabresi nella nona ed ultima giornata d’andata della Serie A1.

Il primo tempo della sfida si era chiuso sul 2-2, ma nella seconda frazione le catanesi hanno dato un colpo di mano al match, dominandola con un secco 0-4. Il terzo e il quarto tempo si sono poi conclusi rispettivamente sul 2-1 per le padrone di casa ed il 2-2, in un clima certamente più nervoso dei primi due, che però non ha influenzato il risultato finale.

Arianna Garibotti e Valeria Palmieri sono state le migliori marcatrici delle rossazzurre con tre reti a testa, mentre Monika Eggens è andata a segno due volte. Un gol anche per Capitan Tania Di Mario.

A fine partita il coach dell’Ekipe Orizzonte analizza così il match, parlando anche dell’espulsione subìta nel quarto tempo dalla Eggens: “Siamo andate bene – dice Martina Miceli – , anche se non è stata una bella partita. Abbiamo fatto meglio nei primi due tempi, considerando che nel primo abbiamo controllato il match e nel secondo abbiamo fatto molto bene. Siamo state abbastanza ciniche e potevamo pure fare di più, perché abbiamo sbagliato due gol facili. Negli ultimi due tempi, invece, è decisamente cambiato il metro arbitrale e le nostre avversarie hanno iniziato a giocare in pressing, mettendoci le mani addosso, al limite del regolamento. Secondo me infatti è stato concesso troppo, perché nel terzo e nel quarto tempo sembrava più un incontro di pugilato che una partita di pallanuoto. Mi dispiace per Monika, perché aveva fatto un gran gol e l’avversaria mentre tirava le ha rifilato un calcione, quando in pratica aveva già segnato. Lei si è girata e le ha dato solo un buffetto a mo’ di rimprovero per il fallo immotivato, ma l’arbitro ha punito solamente la nostra giocatrice. Mi auguro che, trattandosi di un semplice gesto di stizza, venga comminata solo l’ammonizione, ma staremo a vedere cosa verrà deciso. Mi spiace che diamo ancora ai nostri avversari la possibilità di innervosirci perché, quando siamo andate sopra di quattro gol, Cosenza ha proprio cambiato modo di giocare, compiendo fallacci e simulazioni. Noi non siamo state brave a mantenere la tranquillità e questo non mi è piaciuto. Sottolineo che per due tempi avevamo fatto benissimo, poi ci siamo lasciate innervosire da questo gioco e dal metro arbitrale. Purtroppo abbiamo riscontrato che non sempre c’è omogeneità di giudizio e questo fa male alla pallanuoto. Si dovrebbe stabilire una linea ben definita, sforzandosi di seguirla il più possibile”.

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