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“L’Irlanda è la mia casa, la mia famiglia, il luogo dove passiamo le vacanze. Il Paese dove sono cresciuto e per cui ho sempre desiderato giocare. Ma oggi il mio unico obiettivo è il rugby italiano”. Il CT dell’Italia Conor O’Shea nell’annunciare la formazione che domani torna all’Olimpico a sei giorni dalla sconfitta interna contro il Galles per il secondo turno del 6 Nazioni, si prepara ad affrontare, per la prima volta in carriera, la Nazionale la cui maglia ha indossato in trentacinque occasioni tra il 1993 ed il 2000.

“Non penso all’Irlanda, ma a noi, all’Italia. Abbiamo di fronte una montagna da scalare per ottanta minuti, spero che disputeremo una grande partita questo week-end” spiega O’Shea, che prima di analizzare le proprie scelte per sabato pomeriggio torna sul 33-7 interno contro i gallesi. “Abbiamo inviato il nostro report ai responsabili arbitrali di World Rugby e sono soddisfatto dei riscontri che abbiamo avuto. Sarebbe facile guardare al risultato finale e pensare ecco, è la solita vecchia Italia. Posso garantire che non è così, abbiamo un grande gruppo, tanti giovani di talento”.

“Dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo controllare, sui dettagli che fanno la differenza. Sono molto positivo, so di avere a disposizione materiale umano e grande potenziale in questo gruppo di giocatori, so che nei prossimi due o tre anni più di qualcuno riderà e non sarà d’accordo con me, ma diventeremo una squadra veramente valida” ha detto il CT.

“Cambiare la mentalità deve essere il nostro obiettivo nel breve termine, sono certo che il gruppo sia quello giusto per andare verso il futuro ma per cambiare mentalità e migliorare dobbiamo giocare, attraversare momenti difficili e momenti positivi, fare esperienza. Guardate proprio all’Irlanda, che ha avuto anni duri, ha creduto in un progetto a lungo termine ed oggi ne sta raccogliendo i frutti: stiamo intraprendendo la stessa strada” ha proseguito O’Shea.

Per sabato, la ricetta di O’Shea è scritta: “Disciplina e attenzione ai dettagli, particolarmente nelle uscite dai nostri ventidue. In avvio di primo e secondo tempo, contro il Galles, abbiamo sofferto in quest’area del gioco. E’ qualcosa che possiamo controllare e dunque migliorare, dipende da noi. Sono i piccoli momenti che cambiano l’energia e l’inerzia di una partita. Contro il Galles abbiamo giocato bene, ma molte cose che non potevamo controllare hanno avuto un impatto importante sul match”.

Il CT ha poi analizzato le scelte effettuate nel XV titolare: “Ho parlato con Bisegni ed Esposito insieme, così come con Benvenuti e Campagnaro, con Ghiraldini e con Gega: vogliamo dare consistenza alla nostra squadra, ma anche mettere un po’ di freschezza da un lato, come nel caso di Angelo che prende il posto di Giulio, brillante contro il Galles. Gega e Ghiraldini possono diventare intercambiabili in questo Torneo. A Benvenuti ho detto di non preoccuparsi quanto lo sostituirò nel secondo tempo, voglio vedere Campagnaro ed il suo X-Factor nella ripresa, quando la ripresa irlandese sarà meno fresca. Siamo fortunati ad avere due centri come Tommy e Campo”.

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