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E’ finita a reti inviolate oggi pomeriggio al “Massimino” la gara Catania-Taranto. Molti si aspettavano il riscatto dopo la brutta sconfitta in casa dell’Akragas e soprattutto si attendevano la scossa per il cambio dell’allenatore. Catania-Taranto era attesa dai tifosi con trepidazione: ci si attendeva la riscossa dopo una sconfitta e poi si voleva vedere il nuovo Catania targato Mario Petrone, sostituto di Pino Rigoli in panchina, che in settimana aveva parlato di un nuovo modulo, del suo 4-2-3-1. Lo 0-0 finale ha lasciato i 7.910 spettatori del “Massimino” delusi e frastornati, infatti la squadra è sembrata ancora convalescente, dopo la battuta d’arresto di Agrigento e il nuovo modulo del neo tecnico napoletano Mario Petrone non è sembrato funzionare contro un avversario come il Taranto che, dopo aver battuto il Foggia in casa, anche contro i rossazzurri ha giocato una gara grintosa, quasi sempre arroccato in difesa, ma che ha anche tentato qualche sortita in avanti che poteva anche castigare i padroni di casa.

Il neo tecnico del Catania Mario Petrone (Ph. Calciocatania)

Nel primo tempo Catania (privo in difesa dello squalificato Bergamelli) schierato con il nuovo 4-2-3-1, ma la squadra di Petrone, pur mantenendo una certa superiorità territoriale e collezionando calci d’angolo, si è resa pericolosa solo con alcune azioni del mobile Russotto, mentre hanno inciso poco Di Grazia e Mazzarani, davanti Pozzebon non è sembrato in giornata e capitan Biagianti ha invece cercato di dare i tempi ad una squadra che ha fatto comunque fatica a costruire è stata lenta nei movimenti e scarsamente pericolosa. Il Taranto, invece, è arrivato primo su ogni pallone, è riuscito sempre ad anticipare gli uomini di Petrone e ha anche provato a rendersi pericoloso con Magnaghi e nel finale dei primi 45′, su una punizione di Lo Sicco, ha impegnato Pisseri. Prima frazione con poco spettacolo, poco gioco e con un pubblico tutt’altro che soddisfatto.

Nella ripresa il copione non è mutato: il Catania ha continuato a sbagliare appoggi e lanci ed il Taranto ha mantenuto alta l’attenzione dietro, provando anche qualche ripartenza.  A questo punto mister Petrone ha fattoa entrare prima Bucolo per uno spento Scoppa e poi Tavares e Barisic per Mazzarani e Russotto ed il 4-2-3-1 si è tramutato così in un 4-2-4.

La prima pagina del giornale del Catania

Nonostante gli innesti, però, la squadra etnea non ha prodotto nessun tiro degno di nota verso la porta difesa da Maurantonio e solo negli ultimi 5′ regolamentari ed nei 4′ di recupero si sono visti i rossazzurri spingere in modo più convinto. Ma, a parte l’occasione capitata a Pozzebon con una girata respinta dal portiere, c’è stato davvero poco da annotare ed infatti la gara si è chiusa sullo 0-0 (come all’andata) tra la delusione ed i fischi del pubblico. Per il nuovo tecnico Mario Petrone c’è ancora da lavorare e dobbiamo riconoscere al nuovo coach che in pochi giorni non poteva trasformare la squadra e dare ai giocatori le giuste direttive, più carattere e nuovi stimoli. Vedremo già nella prossima gara, il derby di domenica prossima con il Messina. Per le statistiche registriamo che quello di oggi pomeriggio è il decimo pareggio della stagione ed il terzo al “Massimino”. Il Catania è nono con 36 punti.

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