Cinemasport

Una leggenda dell’atletica italiana. Campionessa, atleta, marciatrice, donna a tutto tondo. “Una storia semplice” narra la vita di Anna Rita Sidoti, scricciolo d’oro della marcia italiana, arriva al cinema, dopo la vittoria come miglior documentario all’Overtime Festival di Macerata.

Diretto da Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau, prodotto da .puntozero e Raining Film, ripercorre la vita di Anna Rita Sidoti ed è nelle sale italiane con Movieday con il supporto di FIDAL. Un racconto corale di oltre 50 minuti costruito attraverso un massiccio impiego di materiale inedito e che si intreccia con le testimonianze di amici, parenti, allenatori, avversari, compagne di allenamento.

Dopo il tutto esaurito di Patti, è il turno di Catania. Il 27 marzo alle 20.45 al Cinema King appuntamento per tutti gli appassionati di sport e non solo, con ospiti illustri accompagneranno la serata. Oltre all’autore e al regista, saranno presenti il marito di Anna Rita, Pietro Strino, l’allenatore storico della marciatrice Salvatore Coletta, Davide Bandieramonte (Consiglio Regionale Fidal Sicilia) e Giuseppe Sciuto (Presidente Fidal Catania).

Altre tappe previste per la proiezione del film sono a Messina il 28 e il 30 marzo e Palermo il 29 marzo.

Una vera e propria festa nel nome della campionessa siciliana. «Siamo orgogliosi e felici di vedere che la figura dello scricciolo d’oro abbia ancora questo seguito, quasi ci fosse un bisogno collettivo di ricordare questa donna forte, coraggiosa, determinata. Come se il pubblico abbia voglia marciare insieme a “Una storia semplice”, hanno detto Goffredo d’Onofrio e Giuseppe Garau, rispettivamente autore e regista del documentario. «Catania ha accolto con passione il film su Anna Rita ed era importante continuare il nostro tour lì»

Sinossi

Caldo, asfalto, una statale che corre lungo la costa della Sicilia. Provincia di Messina. C’è una donna che cammina. Avanti e indietro lungo la 113, due corsie che collegano Patti e Gioiosa Marea. All’inizio chi le passa a fianco urla qualcosa in dialetto. Poi, la riconoscono. È Anna Rita Sidoti. È chidda chi cammina, quella che cammina. Quella che da queste parti è una leggenda. E non solo da queste parti. Campionessa, atleta, marciatrice. Sul tetto del mondo, con l’oro attorno. Donna, madre, studentessa. Moglie, amica, compagna. Siciliana, italiana, di tutti. Simbolo e, allo stesso tempo, patrimonio personale della propria famiglia. “Una storia semplice” è la storia di Anna Rita, marciatrice italiana, campionessa Mondiale e Europea. Uno “scricciolo d’oro” come l’ha definita Candido Cannavò, direttore storico della Gazzetta dello Sport. Una donna dalla generosità e dalla tenacia incredibile, come la definisce chi l’ha conosciuta. Un’amica e una mamma sorridente, generosa, altruista, determinata. In tutte le situazioni della vita: durante le gare, negli allenamenti, nei ritiri di oltre 200 giorni l’anno. Nella maternità. nell’amore per la propria terra. Nella malattia. Un viaggio, una vera e propria marcia all’interno della sua vita con testimonianze di amici, familiari, ex compagne e allenatori. La strada di Anna Rita raccontata passo dopo passo. In tutte le sfaccettature di una donna che ha lasciato un segno in coloro che l’hanno incontrata. Tra trofei, sorrisi, soddisfazioni professionali e personali. In Sicilia, in Italia e nel mondo.

Goffredo D’Onofrio

Goffredo d’Onofrio è un giornalista professionista classe 1983. Ha lavorato anche come autore, come copywriter, come content e digital specialist. Ha svolto il suo praticantato alla Gazzetta dello Sport e alla Rai. Nel 2011 ha fatto parte della squadra di Sky Sport e della redazione di “Speciale Calciomercato”. Successivamente è stato responsabile della sezione sport del mensile Sky Life. Nel 2014 è stato co-autore del reportage La strada di casa in concorso al festival Lavori in Corto di Torino. A Maggio 2014 è Content Specialist per F.C. Internazionale. Nel 2016 co-fonda puntozero, Digital e Video Hub, una rete di professionisti della comunicazione e del giornalismo.

Giuseppe Garau

Giuseppe Garau nasce nel 1986. Vive a Sassari fino al 2004, quando si trasferisce a Roma per studiare Arti Visive. Nel 2007 comincia a lavorare a Torino come montatore, venendo poi chiamato alla regia di pubblicità per web e tv. Dopo una buona esperienza, decide di lasciare la pubblicità per dedicarsi ai suoi progetti cinematografici personali. Nel 2014 vince la Guirlande d’Honneur, miglior riconoscimento internazionale al cinema sportivo, con il suo primo documentario Brevi storie sulla Torres. Nel 2015 dirige il suo primo cortometraggio: Glasses. Attualmente sta lavorando al suo secondo cortometraggio: Sette Pizze. Riconoscimenti Brevi storie sulla Torres vince il miglior riconoscimento nel primo festival al quale ha partecipato: la Guirlande d’Honneur alle finali mondiali FICTS 2014, il più importante festival di cinema sportivo al mondo. In seguito vincerà il riconoscimento come Miglior Attore all’Overtime Festival 2015.

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