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Potremmo dire il solito Catania, pauroso, incapace a tratti di fare gioco, indeciso in difesa, lento: insomma la squadra rossazzurra che ormai – tranne che in qualche spezzone di partita- ci siamo abituati a vedere da tante, troppe, gare in questo torneo di Lega Pro. Oggi pomeriggio la squadra di Giovanni Pulvirenti, ospite della penultima della classe, la Vibonese ha pareggiato 1-1, giocando un primo tempo povero di emozioni e di occasioni da rete ed una ripresa caratterizzata da cambi discutibili e dal vantaggio dei calabresi e da pari, a 10′ dalla fine, del Catania.

Anche oggi comunque una prestazione che lascia tutt’altro che soddisfatti i tofosi etnei che vedono nuovamente scivolare la squadra all’undicesimo posto a 43 punti ed a -2 dal decimo posto e che nel sabato pre – pasquale ospiterà il Cosenza al “Massimino”.

Primo tempo come detto davvero brutto e povero di emozioni con entrambe le formazioni che avevano paura di perdere. Ma all’8′ la Vibonese sfiorava l’1-0 con Moi che lasciato solo in area colpiva la traversa. Al 21′ destro di Viola dal limite, ma il pallone terminava alto. In campo tanta la tensione e la paura: nessuno voleva scopriirsi dietro ed il Catania si vedeva solo con un tiro parato di Di Grazia. A fine primo tempo si infortunava al ginocchio Biagianti dopo che Sowe gli franava addosso.

Nella ripresa la Vibonese sembrava intenzionata a rischiare di più in avanti, ma invece era il Catania a sfiorare il vantaggio con Tavares che, raccoglieva un traversone, ma tirava addosso al portiere della Vibonese. Padroni di casa poi pericolosi con Sowe che superava Gil ma fortunatamente salvava Pisseri. Catania che iniziava a lasciare campo agli avversari che al 23′ passavano in vantaggio: tiro dal limite dell’area di Viola sfiorato da Tavares e palla che finiva alle spalle di Pisseri per l’1-0.

Nel Catania dopo Russotto (subentrato a Di Grazia) entrava poi  anche Barisic che al 35′ trovava l’1-1: azione di Russotto, palla in area per Tavares che non agganciava ma alle sue spalle si inseriva Barisi che metteva dentro il pallone da pochi passi. Nel finale le due squadre provavano a vincere la partita, ma dopo oltre 5′ di recupero la gara si chiudeva sull’1-1. Cosa dire per concludere, squasra ancora sfilacciata, insicura, incapace di creare gioco e che continua a vivere su qualche sparuta invenzione di giocatori quali Di Grazia, Russotto e Mazzarani, con le punte vere e proprie – escluso offi Barisic, quasi sempre in panchina – che non segnano più. Da segnalare la giornata no di Tavares, Mazzarani, Gil, Scoppa e gli infortuni a Biagianti e Parisi. Appuntamento a sabato al “Massimino” con il Cosenza.

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