Catania News

Tanti fedeli provenienti da ogni parte della città, agitando festanti ramoscelli di ulivo e di palme intrecciate, sono convenuti la mattina di domenica 9 aprile, tradizionale festa mobile delle Palme, preludio della Pasqua del Signore cadente subito dopo il primo plenilunio di primavera, davanti allo scenografico e spettacolare sagrato e allo spiazzo della basilica minore pontificia Collegiata “Santa Maria dell’Elemosina”, per partecipare comunitariamente alla solenne commemorazione dell’Ingresso di Gesù nella città santa di Gerusalemme e al suggestivo ed antico rito liturgico della benedizione dei rami, presieduto dall’arcivescovo mons. Salvatore Gristina, rivestito dell’ampio piviale rosso segno della regalità e del trionfo di Cristo, assistito da due diaconi, con la partecipazione dell’amministratore parrocchiale mons. Barbaro Scionti, che riveste pure l’incarico di parroco e delegato-procuratore arcivescovile della Cattedrale, di alunni del Seminario dei Chierici e della Scuola per i ministeri “Sant’Euplio” e di ministranti delle due storiche basiliche.

Dopo l’aspersione rituale con l’acqua benedetta di tutti i presenti e la solenne proclamazione del Vangelo, che rievoca la trionfale accoglienza delle “folle degli Ebrei” nella Città Santa di Cristo acclamato dal popolo “Re e Signore”, al dolce canto dell’antifona biblica “Osanna al Figlio di Davide, Benedetto colui che viene nel nome del Signore: è il Re d’Israele. Osanna nell’alto dei cieli”, si è snodata lungo via Etnea, tra due ali di folla, la processione liturgica del clero e del laicato, tra i quali molti turisti e forestieri, molti dei quali hanno potuto assistere nella stessa mattinata festiva ai riti celebrati nella comunità catanesi dei cristiani riformati e dei cristiani ortodossi di lingua rumena, bulgara, russa, greca, copta della tradizione liturgica bizantina nelle rispettive parrocchie cittadine dipendenti dal Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli (con sede ad Istanbul in Turchia) dai Patriarcati autocefali di Mosca, Bucarest, Alessandria d’Egitto, quest’ultimo ieri violentato da un sanguinoso bersaglio terroristico anticristiano.

Giunta la processione delle Palme davanti all’entrata laterale di Palazzo degli Elefanti, la sede del Municipio della Città di Catania, il reverendissimo metropolita si è fermato brevemente per donare un’artistica palma, simbolo universale e religioso di pace tra i popoli e di onore a Dio, al sindaco Enzo Bianco il quale, con accanto l’impeccabile cerimoniere onorario del Comune Luigi Maina col fidato collaboratore Giuseppe Blandini e il comandante del Corpo di Polizia Municipale dr Pietro Belfiore, ha ringraziato e salutato cordialmente e sorridente l’eccellentissimo presule a nome della cittadinanza metropolitana etnea.

Il sacro ed esultante corteo ha ripreso il suo breve corso e, tra un prolungato festoso scampanio, si è concluso all’interno del grandioso Duomo dell’arcidiocesi. Figura della Gerusalemme del cielo, risplendente di luci, dove l’arcivescovo mons. Gristina ha presieduto all’altare maggiore la solenne concelebrazione della s. messa propria del giorno davanti ad una numerosissima assemblea liturgica che ha seguito, con fede e devozione in religioso silenzio, la proclamazione del drammatico racconto della Passione del Signore tratto quest’anno dal Vangelo secondo San Matteo apostolo ed evangelista.

 Antonino Blandini

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