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Uovo pasquale con una beffarda sconfitta interna per 2-0 per il Catania di Giovanni Pulvirenti che al “Massimino” è stato superato da un coriaceo e manovriero Cosenza. Rossazzurri che, come al solito, hanno evidenziato le solite pecche: manovra lenta, movimento senza palla nullo, centrocampo ed attacco in confusione. Etnei che ad inizio gara sembravano (ma era solo una illusione!) intraprendenti, soprattutto con Di Grazia anche se le occasioni pericolose in area calabrese latitavano. Tutto poi si complicava al 14′ con il vantaggio del Cosenza: Letizia approfittava di un errore in fase di disimpegno di Bucolo e siglava l’1-0 e Drausio a due passi dalla linea di porta non riusciva ad intervenire. Subito lo svantaggio il Catania andava in confusione, non riusciva a rendersi pericoloso con Tavares, Russotto e Di Grazia ed anche Mazzarani non incideva. Al 42′ arrivava il raddoppio degli ospiti con Statella pronto a scaricare in rete un diagonale basso, dopo gli errori sulla trequarti di Marchese e Parisi. Pubblico deluso e che fischiava a fine primo tempo la formazione etnea.

Nella ripresa subentravano Pozzebon e Barisic per Tavares e Mazzarani (entrambi assolutamente nulli), il Cosenza continuava ad amministrare la gara ed anzi sfiorava il 3-0 mentre il Catania non aveva nessuna reazione ed alla fine il più reattivo risultava il giovane Di Stefano subentrato a Scoppa e che almeno provava a tirare verso la porta avversaria. La partita, dopo 4′ di recupero, si chiudeva tra i fischi del pochissimo pubblico del “Massimino” con la vittoria per 2-0 del Cosenza. Per il Catania altra battuta d’arresto che conferma limiti e problemi di gioco e di personalità della squadra di Pulvirenti, adesso al dodicesimo posto e che nel prossimo turno giocherà in casa del Monopoli. Per il Catania ed i suoi sostenitori una Pasqua tutt’altro che di resurrezione, ma piuttosto di sofferenza e delusione. Altro che riscatto e play-off, il momento è davvero difficile per il Catania.

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