Cronaca

Hanno approfondito sul campo le tematiche dell’importanza della biodiversità e dei servizi eco-sistemici analizzando gli effetti dell’industrializzazione costiera e della frammentazione degli habitat, dei cambiamenti climatici e del consumo di suolo, della gestione delle aree protette e delle criticità ambientali.

Una “lezione” che ha interessato ben 36 studenti dell’Università di Catania – in particolar modo 21 del corso di laurea magistrale in Salvaguardia del territorio, dell’ambiente e del paesaggio del e 15 del corso di laurea magistrale in Biologia ambientale del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente accompagnati dai docenti del corso in Ecologia del Paesaggio Saverio Sciandrello e Gianpietro Giusso del Galdo – che hanno visitato la Riserva naturale integrale “Complesso speleologico Villasmundo-S. Alfio” di Melilli gestita dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

A guidare gli studenti il direttore dell’area protetta Elena Amore (insieme con Sergio Aleo del Cutgana) che ha illustrato gli aspetti gestionali, le criticità e le peculiarità naturalistiche della riserva naturale.

Grazie alla visita guidata gli studenti hanno messo in pratica le conoscenze acquisite durante il corso di Ecologia del Paesaggio effettuando diversi rilievi fitosociologici e cartografici al fine di caratterizzare il paesaggio reale e potenziale dell’area di studio.

In particolar modo gli studenti hanno analizzato, sotto il profilo strutturale e funzionale, le comunità a Salice pedicellata lungo il torrente Cugno di Rio, le comunità boschive a Quercus ilex e a Quercus virgiliana all’interno della valle fluviale del Torrente Belluzza, le garighe a Sarcopoterium spinosum, le praterie steppiche a Hyparrhenia hirta nelle aree pianeggianti e sulle vulcaniti del Sito d’importanza comunitaria “Cozzo Ogliastri” e le formazioni boschive a Quercus suber.

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