Cronaca

Studenti degli istituti scolastici catanesi hanno celebrato nei giorni scorsi la “Giornata Mondiale della Terra” con diverse “lezioni” nelle aree protette gestite dal centro di ricerca Cutgana dell’Università di Catania.

La “Giornata mondiale per la Terra” è la più grande manifestazione ambientale internazionale che coinvolge 193 Paesi finalizzata alla promozione dello sviluppo sostenibile, alla conservazione delle risorse naturali e alla salvaguardia del Pianeta e anche per sensibilizzare le popolazioni ad un uso rispettoso delle risorse della Natura.

Il Cutgana, in questo contesto, ha promosso numerosi progetti di educazione ambientale per creare e diffondere una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione dell’ambiente attraverso la condivisione, divertimento, conoscenza e esperienze personali.

Ad aderire alle iniziative del centro di ricerca organizzate nell’ambito della “Giornata Mondiale della Terra” sono stati gli istituti comprensivi “Falcone-Verga” di Aci Castello (diretto dal prof. Natalino Fraggetta) e “Parini” di Catania (diretto dalla prof.ssa Carmela Trovato).

Gli studenti castellesi hanno visitato la Riserva naturale integrale Isola Lachea di Aci Trezza dove – guidati dal responsabile dell’area protetta Domenico Catalano e del progetto ScuolAmbiente Emilia Musumeci e dall’esperto Emanuele Puglia -, hanno ammirato le bellezze naturalistiche dell’area protetta caratteristica per la presenza della lucertola endemica “Podarcis sicula ciclopica”, della grotta dell’Eremita, del Museo naturalistico didattico “Lachea” (con i rari reperti archeologici e alcuni esemplari impagliati della fauna ittica del Mediterraneo) e della stazione di biologia marina.

Gli studenti etnei, invece, hanno visitato le parti epigee delle riserve naturali integrali Grotta Monello di Siracusa e Grotta Palombara di Melilli. In particolar modo i giovani naturalisti – guidati dai responsabili delle aree protette Salvatore Costanzo e Fabio Branca e dagli esperti Sergio Aleo e Giovanni Sturiale del Cutgana e accompagnati dalla docente Carmela Privitera – sono rimasti incantanti dal Vallone Moscasanti dell’area protetta Grotta Monello, una caratteristica fora in cui continuano a mantenersi lembi di vegetazione a macchia di euphorbia e lecceta.

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