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Più spazi aggregativi, più iniziative e l’apertura dell’impianto sportivo di via Macello che potrebbe diventare un importante luogo di socializzazione per i ragazzi del quartiere. Queste le richieste che Giuseppe Zingale, vice presidente della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo”, insieme al consigliere di quartiere Santo Arena, fa all’amministrazione comunale. Con la fine della scuola centinaia di ragazzi avranno molto più tempo libero per giocare e socializzare. Ma dove? Nel quartiere di San Giovanni Galermo c’è solo una bambinopoli in via Macello, danneggiata in molti punti e che andrebbe riqualificata. Ai ragazzini non resta, quindi, che dare quattro calci ad un pallone ai bordi della strada o in campetti di fortuna con il rischio di farsi male o di essere investiti dalle auto che sopraggiungono. San Giovanni Galermo, insomma, paga ancora una volta la sua cronica carenza di servizi ed infrastrutture. Qui non c’è un teatro, un cinema e perfino un parco degno di questo nome con la conseguenza che i ragazzi, se escludiamo le iniziative private o quelle portate avanti da scuole e parrocchie, devono arrangiarsi come possono. Manca anche una pista ciclabile e andare qui in bicicletta comporta dei rischi facilmente immaginabili per chiunque.

L’ingresso pericoloso dell’impianto in via Macello

“Per tutte queste ragioni il sottoscritto, Giuseppe Zingale, insieme al consigliere Arena, chiede la riqualificazione e l’apertura definitiva dell’impianto sportivo di via Macello. Una struttura chiusa da anni e che il territorio aspetta ancora che venga affidata alle associazioni del quartiere. Una collaborazione indispensabile prima che i ladri si mettano all’opera e comincino a fare razzia dell’impianto. Da oltre otto anni chiediamo che l’area possa essere restituita ai Sangiovannesi. Un campetto di calcio e basket che potrebbe accogliere decine di ragazzi. Il problema da affrontare anche da un punto di vista legalo alla viabilità visto che il suo unico ingresso in via Macello è senza marciapiedi. Non solo, la via è larga un paio di metri e chiunque, per raggiungere il sito, rischi essere investito da auto e furgoni”.

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