Cronaca

Erano stati abbandonati nei pressi del centro commerciale Etnapolis di Belpasso e per questo era stato chiesto l’intervento della Polizia Municipale, che, come previsto dalla legge, avrebbe dovuto attivare il servizio preposto e metterli in sicurezza. Ma cosa sia effettivamente accaduto a quei otto cuccioli di cane continua ad essere ancora oggi un mistero, poiché di loro si è persa ogni traccia.

“Da quanto ci risulta – spiega Cataldo Paradiso, Presidente provinciale dell’Enpa di Catania – gli agenti della Polizia Locale si sono presentati sul posto e hanno prelevato gli animali. Ma qui iniziano le anomalie poiché invece di mettere in sicurezza tutti e 8 i cuccioli trovati nella zona del centro commerciale, ne hanno soccorsi solo cinque, lasciando gli altri tre al loro destino”.

Appena avuta la notizia dell’abbandono, la Sezione Enpa di Catania si è attivata insieme ai volontari dell’associazione “Una Mano per 4 Zampe” di Belpasso con l’obiettivo di trovare un affidamento temporaneo ai cani supportando così la Polizia Municipale. Intanto, però, dei cuccioli si era persa ogni traccia e nessuno era in grado di fornire alcuna informazione. Non la Polizia che li aveva prelevati, non l’Asp 3 Veterinaria e neanche i veterinari e la struttura convenzionata. I cani, insomma, sembrano essere svaniti nel nulla.

“Siamo molto preoccupati e ci auguriamo vivamente che siano stati già adottati, anche se nutriamo forti dubbi al riguardo. Purtroppo – prosegue Paradiso – nel territorio di Belpasso c’è una vera emergenza randagismo, come dimostra il recente episodio del Bulldog lasciato agonizzante sulla strada e soccorso solo grazie all’intervento di Enpa”.

Secondo il responsabile della Protezione Animali catanese questa situazione è dovuta alle difficoltà finanziarie del Comune, gravato da una pesante situazione debitoria con la struttura convenzionata. “Se il Comune avesse valorizzato le sinergie con le associazioni animaliste, collaborando con esse per le sterilizzazioni, le adozioni o le reimmissioni sul territorio, probabilmente non si troverebbe in questo vicolo cieco. Purtroppo – conclude Paradiso – a farne le spese sono, ancora una volta gli animali, non certo chi ha la responsabilità politica dei propri errori”.

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