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Con la crono di Sciaffusa si è concluso il Tour de Suisse. La gara nella gara è stata cosa di casa BMC. Vittoria di Dennis su Kung e Caruso. Il successo assoluto è invece andato a Spilak che ha difeso agevolmente il vantaggio sullo stesso Damiano Caruso.

La crono finale, sui quasi 29 km nell’hinterland di Sciaffusa, aveva poco da dire per ciò che riguardava il successo finale. Nessuno dei primi della generale poteva dirsi specialista di primissimo livello, dunque le posizioni di vertice apparivano consolidate. La prova ha confermato quando era stato messo in preventivo dagli addetti ai lavori. Spilak ha ceduto spiccioli a Caruso, autore comunque di una ottima prova che, come si è detto, l’ha anche visto sul podio parziale. La prova di Kruijswijk gli ha consentito di confermare il terzo posto. Pozzovivo, anche lui autore di una perfomance di tutto rispetto, ha consolidato il suo quarto posto. Il buon piazzamento finale ed il successo parziale non possono che averlo lasciato soddisfatto . Rui Costa così così, come del resto tutto il suo Giro di Svizzera, finisce quinto. Benino Jon Izagirre, che con la quarta moneta di giornata recupera altre due posizioni nella generale ed alla fine conclude al sesto posto.

Quanto visto nelle due belle corse a tappe di questo periodo, Delfinato e Tour de Suisse, si proietta inevitabilmente sull’ormai prossimo Tour de France. E se le indicazioni provenienti soprattutto dal Delfinato destano parecchio interesse, con la indubbia superiorità di Porte sulla ricca concorrenza, è dalla corsa svizzera che arrivano i segnali che il tasmaniano cercava. Damiano Caruso, suo primo luogotenente, è l’uomo che con la sua forma attuale probabilmente completa il delicatissimo puzzle con il quale Porte si appresta ad affrontare il Tour come primo sfidante designato del vincitore uscente Chris Froome . La tenaglia BMC sarà chiamata ad un salto di qualità definitivo, senza dimenticare che da una settimana di corsa si passa a tre. Non uno scherzo da poco, ma forse per la prima volta, soprattutto per il tasmaniano, il momento giusto sembra essere veramente arrivato. Del resto è innegabile che gli scricchiolii di Froome e della Sky si son sentiti da lontano, mentre Porte è sembrato abbastanza solido sin quando sulla Colombiere non si è sentita l’assenza di …Caruso.

Ecco che le indicazioni provenienti dal Tour de Suisse si incastonano perfettamente con quelle provenienti da Delfinato ed accrescono le aspettative e le responsabilità con le quali Porte, Caruso e tutta la BMC si apprestano a partire per la più grande avventura della stagione e forse della loro carriera.
Poi, il Tour de Suisse ci consegna un Sagan che sembra pronto al punto giusto. Non devono illudere però le due volate dominata dallo slovacco sin troppo facilmente. Al Tour non troverà avversari così timidi e soprattutto che commetteranno così tanti errori.

Per il resto in parecchi hanno chiuso qui la loro prima parte di stagione. L’interesse di casa nostra passa inevitabilmente al prossimo appuntamento, il prestigioso titolo tricolore che nel weekend verrà assegnato a Ivrea.

Non mi dispiacerebbe vedere al Tour la prossima maglia tricolore.
Prevedo uno sprint di pochi.
Un’idea ce l’ho!

Turi Barbagallo (Il salotto del Ciclismo)

 

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