Cronaca

Il Sindaco di Catania e Capo della Delegazione italiana al Comitato delle Regioni, Enzo Bianco, ha partecipato oggi a Bruxelles ad un importante iniziativa promossa dal Presidente del Parlamento Europeo sulla “gestione dell’asilo e della migrazione”. Per la prima volta tutti i protagonisti al massimo livello istituzionale europeo si sono trovati insieme per affrontare la delicata questione dell’immigrazione.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Bianco ha aperto gli interventi di diversi altri sindaci europei tra cui quelli di Atene, Georgios Kaminis, e di Rotterdam, Ahmed Aboutaled.
Io sono il sindaco – ha esordito Enzo Bianco – di una grande città siciliana da tempo in prima linea nell’accoglienza dei migranti salvati nel Mediterraneo. Ci ha spinto a far questo l’obbligo di salvate vite umane quando queste sono in pericolo. Un obbligo riconosciuto dal diritto internazionale ma che è anche insito nella natura dell’uomo. La mia città si è distinta nell’accogliere questi uomini, donne e bambini ma spesso siamo rimasti soli. Il Governo Italiano e L’Unione europea erano impreparati a gestire l’emergenza. C’è stato un momento in cui ho dovuto utilizzare tutti gli impianti sportivi della città per accogliere coloro che arrivavano da Siria, Eritrea e altri paesi africani”.

“Adesso – ha continuato il sindaco di Catania –, grazie all’istituzione degli Sprar ci sono 2000 comuni italiani che accolgono i richiedenti asilo. C’è però tanto da fare per l’accoglienza ai minori non accompagnati che negli ultimi sbarchi sono aumentati in maniera considerevole. Bisogna muoversi per rafforzare una politica comune per affrontare un problema che è di tutti e che purtroppo non si esaurirà presto. Occorre mettere in atto interventi di cooperazione economica con i paesi di provenienza dei migranti economici, rafforzare il contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sui migranti. La Procura di Catania si è distinta in questa azione di controllo. Occorre anche far funzionare il principio della solidarietà e della sussidarietà, rafforzare la tutela nei confronti dei minori anche attraverso la figura del Garante dei minori. L’integrazione poi è fondamentale. A Catania, ad esempio, nello scorso mese di febbraio ho inaugurato un orto urbano didattico realizzato da quattordici minori stranieri non accompagnati beneficiari della seconda accoglienza Sprar e otto giovani catanesi disoccupati con formazione nelle discipline agrarie. In una zona abbandonata è nato un orto urbano innovativo, pulito, biologico, con tecniche straordinarie che valorizzano il nostro territorio e le nostre colture: con questo lavoro comune abbiano da un esempio a tutta l’Europa. Catania, città dell’accoglienza, sa far collaborare i suoi ragazzi disoccupati con quelli che vengono dall’altra parte del mare e per tutti loro nasce una speranza”.

Nel corso dell’incontro ci sono stati gli interventi del Presidente della Commissione europa, Jean-Claude Junckers; dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza della UE, Federica Mogherini, del Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos; del Commissario europeo per l’unione della sicurezza, Julian King; Commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l’allargamento, Johannes Hahn; del Presidente del Comitato delle regioni, Markku Markkula; il presidente del Comitato economico e sociale europeo Georges Dassis. Sono anche intervenuti, tra gli altri, gli europarlamentari Cécile Kyenge, Roberta Metsola, Cecilia Wikström; il direttore di Frontex Fabrice Leggeri.

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