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E’ Colapesce a curare le musiche originali dello spettacolo “Vita straordinaria ri Don Giuanni Grasso – Lu grandi atturi ca pattennu ri Catania furriau lu munnu”. Il cantautore siciliano si è infatti da poco aggregato al gruppo (Lucia Sardo e Marcello Cappelli alla regia, Biagio Guerrera alla drammaturgia, Luca Ruzza alle scene e alle proiezioni) che sta curando l’allestimento dello spettacolo ispirato all’arte scenica di Giovanni Grasso, che debutterà in prima assoluta il 27 e 28 luglio al Cortile Platamone di Catania.

“Siamo davvero felici che anche Colapesce abbia voluto aderire al progetto che ha raccolto alcune delle personalità più interessante del mondo della cultura e dello spettacolo siciliano e intende valorizzare e restituire alla città la figura di un grande attore qual era Giovanni Grasso”, spiega il regista Marcello Cappelli.

Intanto si prova ogni giorno, nella sala del teatro Stabile di Catania a Palazzo della Cultura, per “montare” lo spettacolo che vedrà in scena con gli otto giovani attori selezionati al termine del laboratorio teatrale avviato lo scorso febbraio: Paola Andolina, Simona Buscemi, Gioacchino Cappelli, Tommaso Mirabella, Cristiano Pluchino, Benedetta Scuto, Rosario Tedeschi, Salvatore Tornitore. Saranno loro a far rivivere l’arte di Giovanni Grasso, l’attore catanese che agli inizi del Novecento stupì i grandi del teatro internazionale e recitò da protagonista nel film “Sperduti nel buio” diretto da Nino Martoglio, una delle prime pellicole del cinema muto italiano.

Lo spettacolo é realizzato nell’ambito del progetto Art to be actor – The experience of Giovanni Grasso, curato dall’associazione MandaraKè e realizzato con il contributo della comunità europea attraverso i fondi del Programma Erasmus+ EAC/A/14/15. La prima parte del progetto, il laboratorio teatrale condotto da Marcello Cappelli e Lucia Sardo, ha coinvolto 18 giovani attori in un percorso di alcuni mesi con tre momenti di stage sulla biomeccanica teatrale (Gennadi Bogdanov), l’Opera dei Pupi (Compagnia Fratelli Napoli) e la Commedia dell’Arte (Ferruccio Merisi e Claudia Contin Arlecchino). Al termine del laboratorio, lo scorso maggio sono stati selezionati gli otto attori che porteranno in scena lo spettacolo e che ne hanno dato in anteprima alcuni frammenti venerdì scorso al Taormina Film fest.

Scheda

“VITA STRAORDINARIA RI DON GIUANNI GRASSO”

lu grandi atturi ca pattennu ri Catania furriau lu munnu

 Regia Marcello Cappelli e Lucia Sardo

Drammaturgia Biagio Guerrera

Scene e proiezioni Luca Ruzza

Musiche originali Colapesce

Aiuto regia e trainer Marzia Ciulla

Con Paola Andolina, Simona Buscemi, Gioacchino Cappelli, Tommaso Mirabella, Cristiano Pluchino, Benedetta Scuto, Rosario Tedeschi, Salvatore Tornitore.

Note di regia

Trovarsi di fronte ad un materiale così vasto e sorprendente come la carriera artistica e umana di Giovanni Grasso e da questo cercare di tirarne fuori uno spettacolo che non sia una semplice cronaca né un’emulazione pedissequa del suo modo di recitare, non è stato semplice. Grasso nel corso degli anni è stato rivisitate essenzialmente da compagnie amatoriali, con i loro modelli interpretativi che hanno cercato di ricalcare quello che è rimasto nella memoria dell’arte dell’attore. Personalmente sono stato affascinato non solo dalle sue interpretazioni, che d’altra parte si rifanno solo a descrizioni poiché quasi nulla è rimasto del suo lavoro se non foto o spezzoni di film – peraltro di difficile reperimento – ma dalla sua forza che si è nutrita esclusivamente dell’Opera dei Pupi, quindi della tradizione. E allora quello su cui ho operato parte da questo, dal dare valore a quei sentimenti e principi che vengono espressi in questo contesto e che è stato il materiale che ha maggiormente coinvolto i miei giovani attori. Miei in quanto la maggior parte di essi non ha mai avuto esperienze teatrali e hanno seguito un percorso formativo che mette insieme avanguardie teatrali e tradizioni. Abbiamo voluto conoscere entrambi gli aspetti e da qui gli incontri sulla Biomeccanica, la Commedia dell’arte, l’opera dei Pupi, U balletto, l’arte della scherma del coltello, l’acrobatica e il Cunto. Queste sezioni sono state curate da maestri riconosciuti e di ognuna abbiamo accolto l’essenziale. Questi meravigliosi “giocattoli” sono diventati gli elementi di lavoro degli attori, tutti giovanissimi: io mi sono affidato al loro sentire e l’ho tradotto in scene, un pamphlet che ho affidato alle mani sapienti in primis di Lucia Sardo, per ritrovare quella verità espressiva che le è propria, a Biagio Guerrera per il linguaggio – soprattutto in dialetto siciliano – di cui è un maestro riconosciuto, e a Luca Ruzza che ha immerso il nostro mondo con immagini e macchinari capaci di realizza un “sogno”.

Marcello Cappelli e Lucia Sardo

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