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“A partire dal prossimo novembre potrà partire l’operazione Zes in questo importante territorio”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti al termine dell’incontro presieduto nel Palazzo degli Elefanti dal sindaco di Catania Enzo Bianco e alla presenza dei sindaci di Augusta Cettina Di Pietro e Siracusa Giancarlo Garozzo, del presidente dell’Autorità portuale Andrea Annunziata e dei rappresentanti delle forze produttive, venuti a parlare  delle Zone economiche speciali (Zes) inserite, con un primo finanziamento di duecento milioni di euro, nel Decreto Sud in vigore dal 12 agosto scorso.

 

Ciascuna Zes – in un’area delimitata ma che può coinvolgere realtà non adiacenti ma collegate sotto il profilo economico come nel SudEst – sarà istituita con decreto del presidente del Consiglio su proposta del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno di concerto con quello dell’Economia dopo una richiesta della Regione. Il cuore di una Zes – la più famosa è Dubai -, è un’ area portuale collegata alla Ten-T, la rete transeuropea dei trasporti, che lo scalo di Catania ha ottenuto grazie a una battaglia condotta dal sindaco Enzo Bianco.

“Abbiamo chiesto – ha detto il sindaco Biancoche in Sicilia vengano realizzate due Zes: una a Occidente e una Oriente. Stiamo facendo squadra insieme il porto di Catania, quello di Augusta e quello di Siracusa per dar vita a una Zes che consenta lo sviluppo attraverso gli incentivi per l’insediamento di nuove imprese che operano nel campo portuale. Per esempio a Catania stiamo pensando di utilizzare il vecchio cementificio vicino al porto. Ma le imprese che creano nuovi posti di lavoro almeno per sette anni avranno anche la possibilità di utilizzare il credito di imposta. La Regione sta spingendo il progetto con l’assessore alle Infrastrutture Luigi Bosco che avrebbe dovuto essere qui ma è stato trattenuto a Palermo da una seduta di giunta. Ringrazio il ministro che è tornato qui a pochi mesi dall’avvio a luglio di CantiereCatania, il complesso di progetti e investimenti che cambierà il volto della città”.

“Quella della Sicilia orientale  – ha affermato De Vincenti è una Zes articolata, che coinvolge il sistema portuale e interportuale di Catania, Augusta e Siracusa e deve diventare punto di riferimento per tutto il territorio. Stiamo elaborando un progetto per il quale abbiamo invitato a dare il loro contributo la comunità locale, le istituzioni, le forze economiche e sociali. I vantaggi per il territorio partiranno innanzitutto dal potenziamento dei sistemi portuali, nella nuova centralità del Mediterraneo per quel che riguarda i flussi commerciali internazionali. Significa anche aprirsi alla possibilità di interscambi e quindi produrre sviluppo economico delle imprese della Sicilia Orientale”.

Di Pietro, De Vincenti e Bianco

Riprendendo il cronoprogramma di De Vincenti Bianco ha aggiunto: “Abbiamo deciso di correre, anche perché sta correndo il governo e i decreti saranno predisposti entro la fine del mese di ottobre. Noi vogliamo essere subito pronti. Per questo abbiamo creato un gruppo di lavoro con i tre porti e coordinato dall’Autorità Portuale, insieme con la Regione in piena intesa con sindacati, Confindustria, Ance, Interporto e Camera di Commercio che, ricordo, ormai è unica per tutto il Distretto del Sud est”.

A gestire la Zes sarà un Comitato d’indirizzo guidato dal presidente dell’Autorità portuale e da rappresentanti della Regione e della Presidenza del Consiglio. Le funzioni amministrative saranno affidate al Segretario generale dell’Autorità portuale.

Tra i rappresentanti delle forze produttive che hanno preso parte alla riunione con Bianco e De Vincenti c’erano il vice presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco, il segretario confederale della Cisl Maurizio Attanasio e i rappresentanti di Cgil, Uil e Ugl. Mancava, per un contemporaneo impegno a Palermo, il neopresidente della Camera di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa Pietro Agen, che aveva però incontrato nei giorni scorsi il sindaco Bianco per discutere di questa importante opportunità per la Sicilia del SudEst.

Tutti hanno sottolineato come stia cominciando a funzionare quel Distretto del SudEst avviato nel 2014 proprio a Catania davanti al presidente Giorgio Napolitano: i varie realtà del territorio lavorano tutte insieme per sfruttare al meglio, facendo squadra, le opportunità offerte per lo sviluppo economico.

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