SpettacoloTeatro

Continuano frenetiche le prove alla Sala Giuseppe Di Martino di Catania, in via Caronda 82/4, dove si prepara a debuttare la stagione 2017/2018 del Centro teatrale Fabbricateatro con una serie di iniziative e novità che sicuramente impreziosiranno le proposte culturali e teatrali della città etnea.

Cosimo Coltraro in scena

Il tanto atteso debutto per Fabbricateatro e per il team del regista Elio Gimbo, dopo l’impegnativa operazione di questa estate al “Giardino Pippo Fava” con “La Bottega del caffè” da Carlo Goldoni, è previsto per il 25 Novembre, alle ore 20.30, con la novità assoluta, “Alla fine del tempo”, drammaturgia e regia di Elio Gimbo, atto unico liberamente ispirato ad un racconto di Antonio Tabucchi,  con Cosimo Coltraro, Puccio Castrogiovanni e Sabrina Tellico. Organizzazione di Daniele Scalia, scena Bernardo Perrone, costumi Fabbricateatro, assistente regia Angela Tinè e disegno luci Elvio Amaniera. Sono previste repliche per il 26, 29, 30 Novembre e poi il 2, 3, 5 e 6 Dicembre 2017 – (Orari feriali ore 20,30 -domeniche ore 18,30) – Ingresso: € 10,00 intero – Ridotto: € 8,00- Info e prenotazioni 347.3637379.

A parlarci del debutto di Fabbricateatro con “Alla fine del tempo” è il regista Elio Gimbo.

Alla fine del tempo è uno di quei spettacoli, come i recenti Discorso su noi italiani e Il Principe – spiega il regista Elio Gimbo  che partono come un enigma da risolvere; questi spettacoli partono in genere con una domanda personale del regista all’inizio del lavoro teatrale. In questo caso la domanda è: cosa succede nella nostra coscienza dopo la morte? Ritroviamo noi stessi? Rivediamo il nostro passato? Compiamo un ultimo e definitivo bilancio di chi siamo stati? Nei precedenti “spettacoli-enigma” la risposta a ciò che abbiamo cercato appariva nel corso delle repliche, quindi attingendo molto alle reazioni ed alla presenza degli spettatori. Saremo capaci anche stavolta di vedere oltre?”

Il gruppo di lavoro di “Alla fine del tempo”

La scheda dello spettacolo

“Alla fine del tempo”

(liberamente tratto da un racconto di Antonio Tabucchi)

Con Cosimo Coltraro, Puccio Castrogiovanni e Sabrina Tellico

Drammaturgia e regia Elio Gimbo

Organizzazione Daniele Scalia

Scena Bernardo Perrone

Costumi Fabbricateatro

Assistente regia Angela Tinè

Disegno luci Elvio Amaniera

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