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Agli italiani l’informazione piace davvero poco, solo il 35% legge un quotidiano. Un dato davvero scoraggiante per quanti come noi, di CronacaOggiQuotidiano, da oltre un quarto di secolo provano a raccontare il mondo circostante con attenzione ai fatti reali “testati” e non certo “mistificati” come troppo spesso si è costretti a leggere su questo meraviglioso ma anche pericoloso “pianeta web”.

Anno dopo anno il Rapporto del Censis, giunto alla 51a edizione, “monitora” il Paese, interpreta i più significativi fenomeni socio-economici nella fase congiunturale che stiamo attraversando. “Con le sue Considerazioni generali si sottolineano come si stia chiudendo un lungo ciclo di sviluppo senza espansione economica, secondo processi a bassa interferenza reciproca, in cui il futuro è rimasto incollato al presente”.

In particolare vista la nostra natura squisitamente legata al settore dei media e della comunicazione appare interessante far conoscere ai nostri lettori i “numeri” 2017 evidenziati nel Rapporto.

Le fake news

I lettori stanno traslocando sempre più su internet, dove però ad oltre la metà degli utenti è capitato di dare credito a notizie false circolate sul web. Le cosiddette fake news. I risultati del 51° rapporto del Censis evidenziano i principali fenomeni socio-economici del Paese nell’attuale fase congiunturale.

Per tre italiani su quattro (77%) le fake news sono un fenomeno pericoloso. Soprattutto per le persone più istruite, che ritengono le bugie sul web create ad arte per inquinare il dibattito pubblico (74%) e favorire il populismo (69%).

Addio carta stampata

Allarmante il crollo dei lettori del settore carta stampata che nel giro di quindici anni ha visto le copie di quotidiani vendute giornalmente scendere da quasi 6 milioni, nel 2000, a meno di 3 milioni, nel 2016, con una perdita di oltre il 50%. I telegiornali restano ancora il mezzo d’informazione più seguito dagli italiani (60%). I giornali continuano a soffrire per la mancata integrazione nel mondo della comunicazione digitale. Per i periodici nell’ultimo anno si è registrata una piccola ripresa, sia dei settimanali (+1%) che dei mensili (+2%). A sostenere l’editoria in Italia sono soprattutto le donne con il 61% di lettrici diplomate o laureate. Meno della metà della popolazione (il 42%) legge libri, mentre gli e-book, nonostante una leggera crescita (dal 2% del 2007 al 9% nel 2017) viaggiano ancora su numeri piuttosto bassi.

I social network

Come fonti d’informazione, gli italiani si affidano ai social network come Facebook che viene utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48% tra i giovani). I motori di ricerca come Google vengono consultati per informarsi dal 21% della popolazione, YouTube da oltre il 12%.

Lo svago si orienta all’insegna del digitale

Sempre secondo il Censis, la quota degli italiani che guardano film online aumenta di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2015, passando dal 19% all’attuale 24%, spingendosi fino al 47% nel caso degli under 30. Anche ascoltare la musica attraverso il web è una pratica comune al 39% degli utenti (tra gli under 30 si sale a circa il 60%).

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