“Se a mia madre – ha detto il popolare show man – avessi annunciato che stavo per volare a Los Angeles perché avevo vinto l’Oscar non si sarebbe impressionata più di tanto. Ma quando le ho detto che stavo per ricevere la massima onoreficenza catanese, ha esultato. Credo si sia anche costruita una piccola luminaria di Sant’Agata nel salotto”. Fiorello, visibilmente emozionato, ha dedicato il premio al padre, che, ha detto “Se stasera fosse stato qui con noi sarebbe stato l’uomo più felice del mondo”.
Fiorello ha poi parlato, anche stimolato dalle domande dei giornalisti in una conferenza stampa-spettacolo svoltasi nella Sala Giunta di Palazzo degli elefanti, del suo rapporto con Catania.
“Per un ragazzo che viveva ad Augusta – ha detto – Catania era il miraggio, il sogno, la metropoli. Non avevamo in testa Milano, ma Catania. Con quella via Etnea così spettacolare, con quella Festa di Sant’Agata che per noi allora era soprattutto calia e simenza (ceci abbrustoliti e bruscolini), fuochi d’artificio e palloncini gonfi d’elio. Oggi invece sono tutti lì con i telefonini a fare selfie. E comunque a Catania ci sono nato, come ho detto mi ha dato la vita. Per un anno decisi anche di studiare qui: ogni mattina alle sette prendevo il pullman ad Augusta, alle otto ero a Catania, e dieci minuti dopo, puntualissimo, ero in sala biliardo. A Catania poi c’era mia zia Mela che faceva la bidella nel Liceo Musicale Vincenzo Bellini. E io non vedevo l’ora di venirla a trovare non tanto per amore della musica, perché c’erano delle bellissime studentesse di violino”.
Fiorello ha salutato i Catanesi dando loro appuntamento al Festival di Sanremo (“Prima serata, ma cu m’u fici fari!”).
Dopo la consegna il sindaco Bianco e l’arcivescovo Gristina hanno rinnovato il rito dell’accensione della lampada votiva in onore di Sant’Agata che dà inizio ai festeggiamenti. Subito dopo, in piazza Duomo, c’è stato il tradizionale l’omaggio floreale alla Patrona da parte dei Vigili del Fuoco. E’ seguito un applaudito spettacolo con video proiezione sulla facciata di Palazzo dei Chierici a cura di Fabrizio Villa, e con gli splendidi fuochi barocchi di Vaccalluzzo. Al termine è stato dato il via alla Notte dei Musei e del Commercio, con i luoghi della cultura e i negozi del centro storico aperti.
La Candelora d’oro:
1998 – Enzo Bianco – Sindaco di Catania
1999 – Turi Ferro – Attore
2000 – Angelo Majorana- Decano di Medicina
2001 – Luigi Bommarito- Ex Arcivescovo Metropolita di Catania
2002 – Roberto Triozzi- Comandante dei VV.FF. dell’Onu a New York
2003 – Attilio Basile- Decano di Medicina
2004 – Associazione Andos – Donne operate al seno
2005 – Igor Man- Giornalista e inviato di guerra
2006 – Salvatore Pappalardo- Ex Cardinale di Palermo
2007 – Ignazio Marcoccio- Ex sindaco ed ex presidente Calcio Catania
2008 – Cosimo D’arrigo – Comandante Generale della Guardia di Finanza
2009 – Pietrangelo Buttafuoco – Giornalista e scrittore
2010 – Lucia Ragusa – Suora Salesiana
2011 – Anna Maria Cancellieri – Ex Prefetto di Catania
2012 – Pietro Barcellona – Professore Universitario
2013 – Luigi Maina – Presidente del Comitato per i Festeggiamenti Agatini
2014 – Luca Parmitano – Astronauta
2015 – Fabrizio Pulvirenti – Medico Emergency
2016 – Rossella Fiamingo – Campionessa di Spada
2017 – Salvo Consoli – In rappresentanza dei Volontari di Catania