Sicurezza tra viale Rapisardi e Corso Indipendenza, le segnalazioni del presidente della Commissione al Bilancio Vincenzo Parisi

In via XXXI maggio serve assolutamente un nuovo piano del traffico altrimenti assisteremo a continui incidenti stradali tra il viale Mario Rapisardi e il Corso Indipendenza. Proprio in questa zona, tra atteggiamenti incoscienti e mancato rispetto delle precedenze, gestire il flusso veicolare sta diventando sempre più difficile con i pedoni che rischiano sistematicamente di essere investiti. In qualità di consigliere comunale e presidente della Commissione al Bilancio Vincenzo Parisi ha lanciato continui appelli e sottoposto all’attenzione dei tecnici comunali alcuni dei più importanti miglioramenti da apportare in zona. L’ultima verifica nel corso del sopralluogo effettuato dalla Commissione alla Mobilità, alcuni mesi fa, che ha permesso a consiglieri e tecnici presenti di prendere atto della complessità della questione. In particolare è stato appurato che tra via XXXI maggio e via Selvosa la viabilità resta ancora un’incognita. Qui occorre sopratutto effettuare il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale oltre ad una forte azione repressiva nei confronti degli automobilisti e dei centauri indisciplinati che non rispettano le precedenze. Non solo, il nuovo piano del traffico, attivato oltre un anno fa, ha comportato il senso unico nell’ultimo tratto di via XXXI maggio nei pressi del Corso Indipendenza. Divieti che puntualmente non vengono recepiti dai soliti furbi che, da via IV novembre, imboccano via XXXI maggio in controsenso rischiando di investire pedoni ed automobilisti. Un pericolo accentuato soprattutto la sera quando il traffico è ridotto al minimo e molti percorrono via XXXI maggio a tutta velocità. Non solo, senza il rifacimento del manto stradale in alcuni tratti, l’intera zona resta pericolosa per chiunque vi transiti. Altro intervento necessario richiesto dal sottoscritto riguarda la realizzazione dei marciapiedi in gran parte di via Selvosa. Una “lacuna” che costringe i pedoni a camminare ai bordi delle carreggiate.