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Viene, al momento, sospesa la vertenza che ha visto coinvolte da una parte le ditte di Trasporto Spurgo aderenti a Confcommercio e dall’altra la SIDRA SpA a causa, in primo luogo, delle limitazioni poste all’accesso all’impianto di Pantano D’Arci e, successivamente, per le eccessive restrizioni per gli spurghisti poste alla base del nuovo regolamento di accesso all’impianto di depurazione.

La SIDRA SpA, durante una serie di incontri avuti con i trasportatori nei giorni scorsi, ha dato ampie rassicurazioni soprattutto in tema di applicazione graduale del regolamento e tracciamento della provenienza del refluo che consenta alle ditte di poter operare secondo quanto previsto dal Testo Unico Ambientale e dalle disposizioni di legge in materia, senza ulteriori obblighi, sanzioni o restrizioni tali da limitare o addirittura impedirne la corretta attività.

Sia gli Autotrasportatori che la Sidra SpA hanno inoltre riscontrato l’esigenza di una collaborazione al fine di superare le momentanee criticità che l’assenza di una Legge Regionale in materia di compostaggio ha generato negli ultimi quattro mesi.

Le rassicurazioni giunte nelle scorse settimane da parte della Regione Sicilia sull’inizio dell’iter per la Legge Regionale sul compostaggio che ridefinisca i parametri per consentire agli impianti di poter conferire i fanghi della depurazione sta alla base del riavvicinamento delle posizioni tra Sidra e gli autotrasportatori.

“L’apertura da parte di Sidra è stata accolta positivamente dagli spurghisti – commenta Giovanni Rinzivillo, portavoce autotrasportatori Confcommercio Catania –  inoltre il senso di responsabilità delle ditte nei confronti dell’utenza ha portato alla decisione di riprendere a lavorare. Occorre chiarire che nelle prime due settimane gli interventi saranno limitati per far riattivare l’attività del depuratore, fermo da troppi giorni. Gli interventi dovrebbero ritornare a regime tra 2 settimane. Per noi è fondamentale, ed alla base della ripresa delle attività lavorative ed in considerazione dell’attività svolta prevalentemente in condizioni di emergenza, non avere obblighi e sanzioni all’ingresso all’impianto se non quelle espressamente contemplate nel Testo Unico Ambientale e dalle disposizioni di leggi in materia. Affinchè non si ripetano le azioni di protesta è necessario rimodulare alcuni punti delle disposizioni previste per accesso al depuratore, per consentire a tutti di adempiere correttamente e senza ritardi al proprio lavoro”.

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