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Dare voce ai cittadini e alle associazioni che ogni giorno si mobilitano per cambiare la città di Catania, trasformando spazi in luoghi e valorizzando i beni comuni. Con questo filone, “Il Cantiere delle Rigenerazioni” si è presentato alla città etnea oggi, 22 aprile, raccogliendo circa 200 persone, tra famiglie, giovani, giovanissimi e membri attivi delle varie associazioni catanesi, riunite al Monumento ai Caduti di Piazza del Tricolore, Lungomare di Catania.

È stata una domenica mattina all’insegna dello scambio autentico di idee ed esperienze, con un occhio attento al futuro e sottolineando la necessità di creare un regolamento che gestisca i beni pubblici. “Il Cantiere non è un movimento o un progetto, ma vuole essere esclusivamente un contenitore di proposte ed esperienze – ha dichiarato Edoardo Barbarossa, Presidente della Fondazione Ebbene e uno dei promotori del Cantiere -. Vogliamo raccontare la vita dei cittadini che intendono partecipare alla costruzione del bene comune e al rilancio della loro città. Crediamo che nessuno sviluppo, soprattutto sostenibile, possa realizzarsi senza rendere partecipe la popolazione. Non è importante lo status sociale o il livello culturale di ciascuno, ciò che conta sono le buone idee e l’entusiasmo che le fa realizzare. In questo senso, il Cantiere delle Rigenerazioni è una realtà che non produce scarti”.

Il Cantiere nasce a Catania ma è un modello esportabile anche in altre città, ogni luogo può avere il proprio contenitore di rigenerazione. È un percorso in costruzione senza un’identità definita e senza un colore politico, che prende forma con la partecipazione di chi si attiva per cambiare la città, recuperando spazi e luoghi comuni. In quest’ottica bisogna rendere utile ogni persona, osservando e sostenendo le esperienze di cittadinanza attiva. “A chi vuole fare il bene del territorio e della Comunità – continua Barbarossa – deve essere consentito di farlo. La libera e autonoma partecipazione dei cittadini nella costruzione del bene comune è un diritto costituzionale”.

Con la presenza del Sindaco di Catania, Enzo Bianco, diversi sono stati i racconti delle associazioni ed enti che hanno messo a disposizione la loro esperienza di rigenerazione. Hanno partecipato: Museo ReBa, Fondazione di Comunità Catania, Biennale della Cittadinanza Attiva, Centrocontemporaneo, Centro Yepp – You&Me, Vivi In Energia, Umbertata, Polo Educativo Villa Fazio, Gammazita, Midulla Centro Polifunzionale, Facciamo Centro, Officina GammaZ, Zerometroquadro, Motus – idee in movimento, Rifiuti Zero e Ministero della Pace.

La mattina si è conclusa con tanta musica e con alcune esibizioni di danza dei più piccoli. Perché rigenerare significa anche questo: riappropriarsi degli spazi della città e renderli a servizio della comunità. Così il Monumento ai Caduti si è trasformato in una festa dove gli invitati hanno ballato, chiacchierato e si sono confrontati sui percorsi presenti e futuri.

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