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Finalmente dopo anni di segnalazioni, conferenze dei servizi e incontri con le associazioni del territorio il recupero del Pala Galermo è diventato realtà. Palazzo degli Elefanti ha raccolto gli appelli del consigliere della IV municipalità Erio Buceti, frutto della continua sinergia con i locali comitati cittadini e da alcuni mesi ha cominciato quel cantiere che i cittadini di Trappeto Nord, San Nullo e Cibali aspettavano da anni.

Ancora Pala Galermo recuperato

“Da amministratore, da anni – spiega Bucetidenuncio la triste parabola discendente che ha colpito il Pala Galermo da quando fu chiuso quasi dieci anni fa. Senza adeguata vigilanza, la conseguenza inevitabile fu che ladri e vandali rubarono e distrussero qualsiasi cosa all’interno di uno dei più importanti impianto sportivi di Catania. Un luogo che in precedenza veniva utilizzato dalle società sportive di pallavolo e che, adesso, finito il cantiere, verrà consegnato ad altre federazioni sportive. Da qui deve cominciare un percorso virtuoso. Linee guida già tracciate dal sottoscritto, che ha chiesto alle istituzioni competenti di affidare il sito alle società di pallavolo, basket o di qualsiasi altro tipo di sport che avrebbero cura di creare qui un settore giovanile con i ragazzi del territorio tenendoli lontani dalle tentazioni della strada. In quartieri sempre in bilico tra riscatto e degrado come Trappeto Nord e San Nullo questo potrebbe rappresentare una svolta importante in termini di socializzazione e vivibilità. Ovviamente bisogna garantire nel Pala Galermo un sistema di vigilanza fisso e continuo per tutto l’arco del giorno e della notte e nei fine settimana. Fino a pochi mesi fa qui c’erano sono solo alcuni dipendenti comunali che vigilavano ogni giorno sull’area dalle 8 fino alle 14. Dal primo pomeriggio e fino al mattino del giorno successivo qui non c’è anima viva. Una manna per ladri e vandali che avevano campo libero tutta la notte con il risultato che, il mattino seguente, ai dipendenti che si presentano per cominciare il turno di lavoro, non restava altro da fare se non la solita denuncia contro ignoti al vicino comando dei Carabinieri”.

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