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Elia Viviani torna in auge aggiudicandosi la tredicesima frazione da Ferrara a Nervesa della Battaglia. Per lui si tratta del terzo successo parziale nell’edizione in corso.

Battuti nella più classica delle volate il rivale più agguerrito Sam Bennett e Danny Van Poppel. Classifica generale immutata.

La tappa scritta sul copione è stata rispettata alla lettera. Il gruppo sentiva proprio il bisogno di trascorrere una giornata priva di sussulti. L’occasione si presenta con la frazione padana che precede quella monstre targata Zoncolan. Tutto fila liscio sul filo dei quarantacinque orari, compreso il tempo che si limita solo a qualche leggera spruzzatina nel finale. La fuga del primo mattino, formata da Zhupa, Tonelli, Marcato, Irizar e Vendrame, è prima rigorosamente controllata poi ripresa quando mancano soli cinque chilometri, l’obiettivo si sposta dunque sullo sprint. La Education First di Modolo e la Lotto Jumbo di Danny Van Poppel si muovono ben prima dell’ultimo chilometro e compatte attorno al capitano. Sceglie un approccio diverso la Quick Step, con tre uomini a controllare la testa del gruppo ed Elia Viviani alla ruota di Morkov decisamente più defilato sino agli ultimi mille metri. Ancor prima del triangolo rosso è Marco Coledan a tentare il tutto per tutto. Guadagna una trentina di metri che difende con le unghia fino ai meno duecento. Qualche metro prima Modolo, un po’ impulsivo, ha già lanciato il suo sprint. Viviani, che ha battezzato la sua ruota, non cerca di meglio, non si lascia sorprendere, lo salta e vince di un paio di macchine. Sam Bennett e Danny Van Poppel passeranno Modolo negli ultimi metri soffiandogli il podio e rendendogli ancor più amara la sconfitta.

Pronta risposta di Viviani a Bennett e non solo, dopo la debacle di Imola, probabilmente dovuta ad una giornata no. Spinto indietro di qualche punto l’ottimo Bennett nella lotta per la maglia ciclamino. Quest’ultima è una partita ancora aperta anche se il vantaggio di Viviani sul rivale, 40 punti, appare più che discreto.

Degli uomini di classifica nulla da dire, si di spera di poter dire tanto domani.

Ecco dunque la tanto attesa San vito al Tagliamento- Monte Zoncolan di 180 km. Finale di tappa friulano terribile, si affronteranno il Passo Durone e la Sella Valcalda Ravascletto prima del micidiale versante di Ovaro del mostro della Carnia. Complessivamente una ventina di chilometri con pendenze sempre ben oltre la doppia cifra.

Chiara la parte che reciteranno Yates e Dumoulin, per gli altri è finito il tempo di giocare a nascondino, il Giro entra nella sua fase clou per uscirne solo a Roma. Chi vuole un ruolo da gran protagonista, rischiando, ha tutto il terreno per reclamarlo a gran voce. I tanti che già corrono per il piazzamento sapranno anche loro cosa fare.

La tastiera del Salotto è impaziente!

Turi Barbagallo (Il salotto del Ciclismo)

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