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Il Teatro Abc di Catania, in chiusura della seconda stagione del Teatro Mobile, ha ospitano in due serate l’atteso spettacolo “Sicilian Comedi” dello scrittore catanese Ottavio Cappellani, tratto dall’omonimo romanzo edito da SEM e pubblicato lo scorso Settembre in tutte le librerie d’Italia e ideale continuazione della storia bizzarra, surreale, sboccata di alcuni personaggi già narrati nel precedente libro, “Sicilian Tragedi”, portato in scena, dallo “Stabile etneo”, dieci anni fa, sempre con la dinamica e frizzante regia di Guglielmo Ferro.

I saluti finali al pubblico (Ph. Dino Stornello)

La rappresentazione, in circa 80′, affronta sicuramente – con il tipico stile e taglio dell’autore – argomenti attuali (politica, mafia, corruzione,  faide e omicidi tra famiglie, sesso, decadimento dei costumi e del linguaggio), facendo un quadro ben preciso, surreale, ridicolo, volgarmente veritiero,  dei mali, del “buttanesimo” e del decadimento socio-culturale di una città, di una Sicilia e di un determinato periodo storico. Sotto i riflettori delle cronache mondane del quotidiano locale, lo spettatore assiste ad una storia di odio, amore, faide, vendette, amorazzi, abbronzatura, congiure, accordi, tradimenti ed innamoramenti.

L’atto unico, reso vibrante ed agile dal regista, col supporto di musica e mezzi tecnologici, mette in evidenza, nella confusione voluta dal testo di Cappellani, le battute puntuali ed azzeccate di Mario Opinato (il buffo italo americano Lou Sciortino), della coppia Gino Astorina ed Aldo Toscano (Caporeale e Cosentino, i due attori dialettali), della determinata Francesca Ferro (Wanda, la moglie di Turi Perrotta), di Fioretta Mari che, nei panni della contessa Salieri, chiude poi lo spettacolo, di Domenico Gennaro (il boss Turi Perrotta), di  Agostino Zumbo (il frivolo regista gay Cagnotto). Negli altri ruoli Verdiana Barbagallo (Betty, la “buttanissima” figlia di Perrotta), Maria Chiara Pappalardo (l’innamorata Mindy), Plinio Milazzo (il regista Leonard Trent ). Oltre ai protagonisti gia citati il ricco cast si avvale anche della presenza di Rosario Marco Amato, Giuseppe Brancato, Loredana Marino, Nick Nicolosi, Renny Zapato, Claudio Aprile, Antonio Marino, Giovanni Maugeri. Un cast tutto siciliano (trenta artisti in scena fra attori e comparse) e smanioso di divertirsi, tra balli, canti e moine.

Alcuni protagonisti di “Sicilian Comedi”

La pièce racconta quindi di assessori e mafiosi locali, registi hollywoodiani, richiama addirittura Shakespeare per riscrivere il celebre “Sogno di una notte di mezza estate” e narra di scandali, di tradimenti della giovane Betty e degli affari petroliferi di tre famiglie mafiose: gli Sciortino, i Perrotta ed i Turrisi.

Il regista Gugliemo Ferro, coadiuvato da Francesco Maria Attardi e con l’ausilio di numerose proiezioni video, da una musica incalzante, da rapidi cambi scena e di costume, sviluppa le bizzarre, piccanti, vicende di affari e sesso delle tre famiglie Sciortino, Perrotta e Turrisi con un linguaggio sboccato (regna sempre sovrana, come intercalare e non solo, la parola “minchia” che chiude anche la pièce) ed una leggerezza a volte esasperata ed esagerata, tra assessori incompetenti e scelti per la loro pochezza, attori dialettali alla ricerca di lavoro, attricette senza scrupoli, donne matriarca con le idee chiare ed un regista gay, tale Tino Cagnotto, alle prese con il suo nuovo spettacolo, un “sogno” shakesperiano assolutamente sui generis. Il tutto in una assoluta e voluta confusione, con un taglio quasi cinematografico – dove non mancano le traduzioni simultanee in catanese dell’americano sullo schermo – e che non da respiro al pubblico tenendolo desto tra teatri, passeggiate per Catania, bagni in piscina o al lido, riunioni in palazzi sfarzosi, feste private al ritmo di “Prisencolinensinainciusol” di Celentano o, nel finale, con il sound dei Village People e con la trascinante “Macho man”.

L’adattamento teatrale  curato da Micaela Miano, le musiche di Massimiliano Pace ed i costumi di Giusi Gizzo offrono al pubblico personaggi di una Sicilia con uno spiccato senso del buffo e del ridicolo, nessuno viene preso sul serio ed ogni tipo, ogni protagonista, risulta una macchietta che provoca ilarità.  Nonostante le ottime caratterizzazioni di attori quali Fioretta Mari (l’abile orchestratrice del bel mondo catanese e siciliano, la contessa Salieri), assente da anni dalla scena catanese, Agostino Zumbo (il regista gay Cagnotto), Mario Opinato (l’italo americano Lou Sciortino), Francesca Ferro (la furba Wanda), Domenico Gennaro, Fabio Costanzo, Aldo Toscano la pièce non sempre, comunque, coinvolge e riesce a centrare l’obiettivo dell’autore Ottavio Cappellani (stavolta in scena, anche se per poco, nei panni di un assessore alla Cultura) ovvero far ridere ridicolizzando ed esasperando, prendendo in giro, la mafia ed il potere.

I ringraziamenti a fine spettacolo (Foto Dino Stornello)

Anche stavolta – così come accaduto con il precedente “Sicilian Tragedi”- lo spettacolo”Sicilian Comedi”, parlando della Sicilia e di Catania, in un misto di antico e moderno, di tradizione e contemporaneità, fa troppo ricorso a certe espressioni tipiche dialettali da parte di quasi tutti i personaggi in scena per far ridere lo spettatore. Ed alla fine, ancora una volta, uscendo dalla sala – pur rispettando le risate, i consensi e gli applausi del pubblico presente ed apprezzando le intenzioni e l’impegno di autore, regista e numeroso cast – ci siamo chiesti,  se è questo il linguaggio contemporaneo che devono utilizzare i nuovi autori per aver successo e per far divertire lo spettatore a teatro. Uno spettacolo all’insegna del disimpegno, sorretto da un testo che rappresenta la Catania attuale o almeno quella parte della città che predilige la leggerezza, la caciara, la risata a tutti i costi ed il gigionare più che la denuncia, l’impegno, l’analisi di un certo tipo. Il pubblico ha mostrato di gradire la proposta di Ottavio Cappellani e Guglielmo Ferro, applaudendo alla fine l’autore, il regista e l’intero cast. Per il Teatro Mobile Catania l’appuntamento è alla prossima stagione.

https://www.youtube.com/watch?v=x2XqqJ71E0M

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