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Nel pomeriggio di ieri un giovane Delfino si avvicina nei pressi della riva di San Giovanni Li Cuti  in evidente difficoltà. Nello stesso tempo al comune di Acicastello una Tartaruga Caretta Caretta, nel mare antistante il Castello, si trova in serio pericolo a causa di un amo impigliato in bocca. Sono due le segnalazioni pervenute all’Enpa di Catania che si attiva immediatamente chiedendo ausilio alla sezione Enpa di Adrano, per presenziare entrambi i soccorsi. Nel frattempo era già stato richiesto l’intervento della Capitaneria di Porto di Catania.

Per il soccorso al Delfino era già intervenuto il personale dell’Istituto Zooprofilattico di Catania che tramite un sub ha verificato che l’animale non presentasse ferite e ha ritenuto che non era necessario il recupero, essendo che, peraltro, nella provincia di Catania non esistono idonee strutture per la degenza di delfini o altri animali marini – così come ha riferito la Capitaneria intervenuta. Il Delfino era in evidente difficoltà, si doveva comunque recuperare per essere soccorso ma la Capitaneria di Porto non è attrezzata per il recupero dell’animale e dunque decide di lasciarlo in acqua. Subito dopo lo stesso equipaggio interviene ad Acicastello per soccorrere la Tartaruga ma nulla può per mancanza di attrezzatura adatta, e l’animale rimane in acqua. L’Enpa cerca disperatamente dei pescatori che possano intervenire per soccorrere entrambi gli animali ma si sta per fare buio, l’equipaggio della Capitaneria rientra, essendo l’unico mezzo disponibile, si è costretti a rinviare entrambi gli interventi all’indomani.

La mattina dopo il Delfino viene trovato morto a poca distanza dal Lido “La Battigia” e della Tartaruga non vi è più traccia.  Forse il Delfino si poteva salvare e si teme il peggio anche per la Tartaruga. La stessa Tartaruga che, su un articolo del 2 giugno 2018 dal titolo “La Sfilata Solitaria di una Caretta Caretta, pubblicato in prima pagina nell’edizione di Catania del quotidiano La Sicilia,” viene indicata come non in difficoltà, ma anzi che “alzava la testa per salutare i curiosi”.

“Tutto questo è inaccettabile, è dallo scorso anno che assistiamo alla moria di numerosissime Tartarughe e nonostante i vari solleciti nessuna Istituzione si è mossa per adottare gli opportuni provvedimenti., dichiara il Presidente provinciale dell’Enpa di Catania, Cataldo Paradiso.

Il Commissario dell’Enpa di Adrano, Salvatore La Rosa, fa sapere che: “da quasi due anni il Centro Recupero Fauna Selvatica è chiuso e nessuno interviene per soccorrere gli animali in difficoltà. Noi volontari facciamo quello che possiamo, ma siamo lasciati soli, e le nostre risorse sono ormai esaurite”.

Non va meglio per gli animali randagi. A Catania, così come ad Adrano il servizio preposto per il recupero, soccorso e degenza è sospeso da troppo tempo, e molti comuni della provincia non lo hanno nemmeno attivato, nonostante gli obblighi di legge. L’Ente Nazionale Protezione Animali, a questo punto, chiede un intervento risolutivo al Prefetto o si vede costretto a rivolgersi all’Autorità Giudiziaria e attivare ogni possibile iniziativa per far valere i diritti degli animali tutti.

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